Kepler-1649c, scoperto un esopianeta di dimensioni e temperature simili alla Terra

Scoperto un esopianeta di dimensioni e temperature simili alla Terra, situato in una fascia abitabile e con caratteristiche adatte alla presenza di acqua liquida: restano però dei dubbi. Inizialmente era stato catalogato come falso positivo

Scoperto un esopianeta con dimensioni e temperature simili alla Terra - Foto Pixabay
1 di 3

Guarda la versione integrale sul sito >

Kepler-1649c, scoperto un esopianeta di dimensioni e temperature simili alla Terra

Un team internazionale di scienziati ha scoperto un esopianeta, distante 300 anni luce, di dimensioni simili a quelle della Terra con caratteristiche potenzialmente ideali per ospitare acqua liquida. È quanto si legge su Sciencealert.com. “Questo pianeta ci dà speranze sulla possibilità che una seconda Terra esista tra le stelle e sia solo in attesa di essere trovata” ha commentato Thomas Zurbuchen, amministrazione associato della direzione della missione scientifica della NASA ma non facente del gruppo che ha condotto lo studio che ha portato all’individuazione di Kepler-1649c.

La prima osservazione grazie a Kepler, ormai fuori uso

L’esopianeta, come si legge si Scuenzenotizie.it, è straordinariamente simile alla Terra per dimensioni, temperatura superficiale e calore che riceve dalla sua stella: è stato osservato per la prima volta dal telescopio Kepler, ormai fuori uso ma ancora fonte di informazioni preziose per gli esperti. Finora, però, l’oggetto in questione – che compie un'orbita completa intorno alla sua stella, una rara rossa, in 19.5 giorni terrestri – era stato catalogato dai ricercatori come un algoritmo informativo, ovvero un falso positivo.

Perché l'esopianeta è simile alla Terra

Kepler-1649c, questo il suo nome, dista circa 300 anni luce, ha dimensioni pare a 1,06 volte quelle della Terra e riceve dalla sua stella, una nana rossa, il 75% dell’energia che la Terra riceve dal Sole. Questo significa che la temperatura dell’esopianeta è simile a quella della Terra. E non è tutto: la sua orbita, infatti, percorre un’area abitabile, nella quale un pianeta roccioso può contenere acqua allo stato liquido In poche parole, commenta Science Alert, si tratta di un pianeta molto lontano che ha caratteristiche molto più adatte ad ospitare la vita rispetto ad altri pianeti a noi più vicini. Almeno in teoria:. Liridi, le stelle cadenti di primavera: quando è possibile osservare lo sciame meteorico


Guarda la versione integrale sul sito >

1 di 3
2 di 3

Guarda la versione integrale sul sito >

Restano dubbi sull'atmosfera di KEpler-1649c

Ci sono ancora tante domande in cerca di risposta. Una su tutte riguarda l’atmosfera di Kepler-1649c, ancora sconosciuta: nonostante la luce che riceve dalla sua stella, resta comunque da sapere di più sull’atmosfera per conoscere la temperatura sulla superficie dell’esopianeta. La scoperta è stata effettuata mentre il team rianalizzava vecchie osservazioni del telescopio Kepler, ora in pensione. Altra perplessità riguarda le tempeste stellari emesse, di solito, dalle nane rosse che potrebbero rappresentare un pericolo per lo sviluppo di forme di vita extraterrestri.

Guarda la versione integrale sul sito >

2 di 3
3 di 3

Guarda la versione integrale sul sito >

Perché si tratta di una scoperta molto importante

Si tratta di una scoperta molto importante, fanno sapere gli autori dello studio, non solo perché l’esopianeta si trova in una zona abitabile ed ha dimensioni simili a quelle della Terra ma anche perché potrebbe fornirci maggiori informazioni sulle interazioni con gli altri pianeti vicini. Secondo Andrew Vanderburg, ricercatore all’Universita del Texas ad Austin e tra gli autori principali dello studio pubblicato sulla rivista The Astrophysical Journal Letters, “più dati raccogliamo più siamo in grado di affermare che intorno a stelle come la nana rossa in questione sono potenzialmente comuni esopianeti potenzialmente abitabili e di dimensioni simili al nostro”. 

Guarda la versione integrale sul sito >

3 di 3


Biagio Romano

Classe '93, napoletano di nascita, interista di fede. Scrivo sul web da quando avevo 16 anni: prima per hobby, poi per lavoro. Curioso di natura, amo le sfide (soprattutto vincerle). Mi affascinano il mondo dell'informazione e quello della comunicazione.