L’urina nuovo alleato degli astronauti per le missioni spaziali: ecco perché
Altro che materiali di ultima generazione, è la pipì la sostanza che può aiutare gli astronauti sulla Luna. A sostenerlo è lo spagnolo Ramòn Pamies, scienziato di materiali del Politecnico di Cartagena, che a Science Alert ha spiegato perché l’urina umana è molto importante una volta sbarcati sul nostro satellite. Gli studiosi di tutto il mondo sono da mesi, se non anni, alla ricerca di un materiale in grado di resistere a significativi cambiamenti termici, ma non avevano mai preso in considerazione quest’ipotesi…
A cosa serve l’urina sulla Luna
L’urina, spiega Pamies, è l’elemento perfetto per plastificare il calcestruzzo delle basi lunari e rendere queste costruzioni più dure, stabili e flessibili. “I due componenti principali di questo fluido corporeo – ha spiegato lo scienziato – sono l’acqua e l’urea, una molecola che permette di rompere i legami di idrogeno e, quindi, ridurre le viscosità di molte miscele acquose”. Sono stati quindi condotti esperimenti in laboratorio (con stampanti 3D) per testare l’effettiva resistenza dell’urea, la quale ha risposto bene ai test. L’urina inoltre, che si genera all’interno del corpo umano, eviterebbe di inserire a bordo delle navicelle spaziali materiali pesanti o ingombranti per “cementare” le basi lunari.
Come verrebbe utilizzata l’urina
Sono tuttora in corso ulteriori test per verificare al 100% l’affidabilità dell’urea, ma ciò che deve essere risolto è il “come utilizzarla” una volta sbarcati sulla Luna. O meglio, se è meglio portare delle borse cariche di urea già trattata e sperimentata in laboratorio oppure utilizzare l’urina direttamente sulla Luna, basandosi quindi sulla pipì “in loco” degli astronauti.
La NASA annuncia la sospensione dei collaudi per le apparecchiature della prossima missione sulla Luna e sembrano essere a rischio anche altre spedizioni
Il coronavirus ha raggiunto anche Cape Canaveral e la NASA fa sapere che, con grande probabilità, verranno rimandate le operazioni per il ritorno sul satellite della Terra. Infatti con l’aumento dei focolai di malattia sia nelle basi in Louisiana che in Mississipi, sembra che le operazioni di collaudo per i nuovi mezzi siano state fermate, come riporta meteoweb.eu. La realizzazione di missili e capsule per la spedizione è stata fermata e la nuova missione sulla Luna quindi si allontana sempre di più. Il lancio di un equipaggio sul satellite della Terra, dopo quasi 50 anni dall’ultima missione, era stato fissato per il 2024, decisione condivisa anche dal governo Trump. Ora però a causa dell’emergenza coronavirus la data per la spedizione si fa sempre più lontana.
Il contagio alla NASA
Alla base del rinvio della missione ci sarebbe la conferma di contagio di uno dei membri del team che si sarebbe occupato dei dettagli del lancio. Gli uomini di Cape Canaveral si sono quindi visti obbligati a fermare i collaudi relativi al nuovo razzo che avrebbe condotto gli astronauti sulla Luna. In una nota l’amministratore delegato dell’agenzia, Jim Bridenstine ha affermato che “i lavori per lo Space Launch System e la capsula Orion si sono fermati e anche se questo avrà un impatto negativo sulle prossime missioni, la salute e la sicurezza hanno in assoluto la priorità”. In questo momento infatti è vitale preservare la sicurezza dei dipendenti, altrimenti i danni sarebbero incalcolabili.
Stop ai collaudi
Il primo pezzo del razzo della missione del 2024 doveva arrivare in Louisiana per i primi test di volo senza equipaggio, per poi essere trasferito in Florida. La situazione di emergenza però ha bloccato tutti i collaudi, costringendo i vertici della NASA ad imporre il telelavoro a buona parte dei suoi dipendenti. Perciò dal momento che la missione Artemis 3 con obiettivo la Luna è stata bloccata gli ingegneri NASA si stanno concentrando su altri progetti. Primo fra tutti il perfezionamento del Rover Perseverance che quest’estate dovrebbe essere lanciato su Marte.
Le missioni a rischio
La missione di Perseverance è fondamentale, tanto che tutti gli sforzi degli ingegneri si stanno concentrando proprio sul rover. Infatti la NASA non può compromettere altre missioni, soprattutto perché il lancio della sonda è possibile solo quando Terra e Marte sono allineati. Perdere questo momento significherebbe attendere fino al 2022, senza considerare che non sarebbe la rima missione per Marte ad essere rimandata. Infatti il lancio della sonda europea Rosalind Franklin è stato posticipato a causa dei provvedimenti per contenere la pandemia.
Giornalista pubblicista dal 2013, esperto e specializzato in calcio e altri sport ma anche spettacoli tv, attualità, cronaca e salute.