La Luna è scossa da terremoti e si sta restringendo?

La Luna è scossa da terremoti? Lo dice un nuovo studio

I rischi della polvere lunare e gli ultimi studi foto: tocuz
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La Luna è scossa da terremoti?

La Luna sarebbe stata scossa da terremoti e si starebbe restringendo. Questa ipotesi è basata sull'attività sismica registrata durante le missioni Apollo e le immagini raccolte nel 2010 dalla sonda Lunar Reconnaissance Orbiter (Lro) della Nasa. Lo hanno scoperto i ricercatori dell'università del Marylande lo studio è stato pubblicato sulla rivista Nature Geoscience, come riportano Rainews.it e Scientificamerican.com

Attività tettonica diversa da quella terrestre

L'attività tettonica sulla luna  e Marte non è la stessa presente sulla Terra. Il nostro pianeta ha una tettonica a placche. Le collisioni ai confini delle placche terrestri sono la causa principale dei terremoti. La luna e Marte non hanno piastre mobili, quindi i tremori sono il risultato del calore interno. Nel caso della luna, i terremoti accadono perché sta perdendo il suo calore primordiale  e si contrae mentre si raffredda.

Dati sismici collegati al paesaggio lunare

Gli scienziati hanno per la prima volta collegato i dati sismici al mutevole paesaggio lunare, dimostrando che la luna è tettonicamente attiva oggi. I terremoti lunari lungo una rete di faglie hanno l'energia sufficiente a scuotere un astronauta che cammina sulla luna ed anche le fondamenta di qualsiasi habitat futuro. Durante l'era delle missioni Apollo, gli strumenti sismici lasciati da Cernan, Schmitt e dai loro predecessori hanno mostrato che la luna sperimentava terremoti occasionali. Questi sono per lo più legati al raffreddamento interno e alle forze di marea del satellite terrestre. Ed erano per lo più profondi nella luna, e non abbastanza potenti da influenzare i cambiamenti sulla superficie lunare. Il gruppo coordinato da Nicholas Schmerr ha utilizzato un algoritmo per analizzare i dati sismici raccolti dalle missioni Apollo tra gli anni '60 e '70.  Sono stati osservati 28 terremoti lunari registrati tra il 1969 e il 1977, che sulla Terra avrebbero raggiunto una magnitudo compresa tra 2 e 5. I ricercatori hanno scoperto che almeno otto di questi terremoti sono stati causati dal movimento delle faglie. Schmerr ha commentato “Abbiamo scoperto che alcuni dei terremoti registrati dalle missioni Apollo sono avvenuti molto vicino alle faglie viste nell'immagini riprese dalla missione Lro. Probabilmente queste faglie siano ancora attive“,


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Le foto scattate dal Lunar Reconnaissance Orbiter (LRO)

Quando il Lunar Reconnaissance Orbiter (LRO) della NASA ha iniziato a scattare immagini ad alta risoluzione nel 2009, gli scienziati hanno realizzato che la luna aveva numerosi dirupi come il Lee-Lincoln, compresi molti più piccoli a pochi metri di altezza. Le immagini della sonda hanno mostrato che la Luna si è progressivamente 'essiccata', lasciando sulla superficie migliaia di dirupi denominati faglie inverse e che il processo sembra continuare ancora oggi.

Analizzati numerosi dirupi

Con le immagini ad alta risoluzione di LRO, gli scienziati hanno iniziato a esaminare numerosi dirupi e a contare i crateri, un indicatore per capire l'età di un dirupo. Nel 2012, Watters ha capito che le faglie inverse e le relative caratteristiche – lunghe e sottili valli chiamate grabens – si sono formate di recente, forse fino a 50 milioni di anni fa.

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Terremoti di magnitudo 5.0 Richter

Le quattro stazioni sismiche Apollo, che hanno operato dal 1969 al 1977, contavano numerosi terremoti profondi e alcuni dei quali equivalevano a circa un terremoto di magnitudo 5 sulla scala Richter. Renee Weber, un sismologo del Marshall Space Flight Center della NASA, afferma che i terremoti superficiali sono più simili a quelli che sperimentiamo sulla Terra.

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Valerio Fioretti

Sono un fisico, meteo appassionato e meteorologo, scrivo da anni notizie sul web. Sono esperto di argomenti che riguardano sport, calcio, salute, attualità, alpinismo, montagna e terremoti.