La Luna si sta arrugginendo: ecco perché e cosa può succedere

Gli scienziati statunitensi hanno rinvenuto della ruggine sulla superficie della Luna: può essere l'influenza dell'ossigeno terrestre?

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La Luna si sta arrugginendo: ecco perché e cosa può succedere

Incredibile quanto sta accadendo alla Luna: come scoperto dai ricercatori americani dell’Hawaii Institute of Geophysics and Planetology, da quelli della School Of Ocean and Earth Science and Technology e dagli scienziati del Jet Propulsion Laboratory della NASA, il nostro satellite si sta progressivamente arrugginendo. La scoperta, riportata su Science Advances, è stata fatta tramite osservazioni al telescopio e ha attirato l’attenzione degli astronomi di tutto il mondo e non solo. Cosa sta succedendo alla Luna? Gli scienziati statunitensi sostengono che l’ematite lunare si sia formata a seguito della reazione del suolo del satellite all’ossigeno proveniente dalla fascia più esterna dell’atmosfera terrestre, presumibilmente trasportato sulla Luna dal vento solare. Da qui la colorazione rossastra, tipica della ruggine, individuata dagli studiosi. La situazione è comunque al vaglio degli scienziati per scoprire cosa può succedere ora alla superficie lunare. SCOPERTO PIANETA CHE RUOTA ATTORNO A TRE SOLI: ECCO DOVE E COME FUNZIONA

Le parole dell’esperto

Superficie e nucleo della Luna – ha dichiarato il Prof. Shuai Li dell’Hawaii Institute of Geophysics and Planetology – sono praticamente privi di ossigeno, e dalle missioni Apollo non sono mai stati riportati campioni di metalli ossidati, per cui il materiale che abbiamo rilevato rappresenta una possibilità inaspettata. Esaminando i dati del Moon Mineralogy Mapper abbiamo notato che alcune caratteristiche chimiche differiscono nelle regioni polari rispetto ai campioni riportati dalle missioni Apollo”. “Ero curioso – ha aggiunto Shuai Li – di sapere se potessero esistere reazioni tra l’acqua e la roccia sulla Luna e alcuni studi hanno dimostrato che l’ossigeno della parte superiore dell’atmosfera terreste può raggiungere la superficie lunare grazie alla spinta del vento solare. Anche se a rendere il tutto più interessate e misterioso è il fatto che l’ematite è presente anche nel lato della Luna che non è rivolto verso la Terra”. ECCO IL NUOVO BUCO NERO FORMATOSI DOPO UNA COLLISIONE: TUTTI I DETTAGLI

Come si è formata la Luna

Quattro miliardi e mezzo di anni fa il nostro Sistema Solare era ancora avvolto nel caos. La Terra stava ancora crescendo alle sue dimensioni attuali, raccogliendo la materia nella forma di quelli che vengono definiti “planetesimi”. Questi si erano precedentemente formati nel disco di polvere e gas orbitante attorno al primo sole. La giovane Terra si asciugò e si consolidò col trascorrere dei secoli diventando sempre più calda al proprio interno. Sempre più parti del mantello roccioso si scioglievano e formavano un oceano di magma. È in questo momento che la Terra ha guadagnato il satellite naturale che continua ad orbitare attorno ad esso fino ad oggi. Una massiccia collisione cosmica tra la Terra e un protopianeta ha espulso la roccia dalla giovane Terra. Alla fine, questi detriti si sono agglomerati per formare un nuovo corpo planetario: la Luna. STRANE TROMBE D'ARIA SU MARTE: ECCO DA COSA DERIVANO


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I risultati del nuovo modello di calcolo

Va detto che sul processo di formazione della Luna convergono le opinioni della maggior parte degli scienziati, ma lo stesso non si può dire sul momento in cui tutto ciò si è verificato. “I risultati del nostro ultimo modello suggeriscono che la giovane Terra è stata colpita da un protoplanet circa 140 milioni di anni dopo la nascita del sistema solare 4.567 miliardi di anni fa” è l'opinione dello scienziato Maxime Maurice, che ha così riassunto gli esiti dello studio pubblicato su Science Advances. “Secondo i nostri calcoli, la luna sarebbe nata 4.425 miliardi di anni fa – con un'incertezza di 25 milioni di anni“.

Il processo di formazione della Terra e della Luna

A quel tempo, la Terra era appena diventata un pianeta. Durante questo sviluppo, i pesanti componenti metallici affondarono al suo centro e formarono un nucleo di ferro e nichel, che era circondato da uno spesso manto di rocce di silicato. Le rocce del mantello divennero sempre più calde a causa del processo di accrescimento e del decadimento degli elementi radioattivi. Ciò ha consentito la separazione di metalli e silicati nell'interno della Terra in poche decine di milioni di anni. La Terra venne poi colpita da Theia, un protopianeta che aveva probabilmente le dimensioni di Marte. Nei primi anni di vita del sistema solare, la nostra galassia era popolata da molti corpi celesti di questo tipo. Alcuni furono espulsi dal sistema solare, mentre altri furono distrutti da collisioni con altri corpi. Theia, tuttavia, colpì la Terra e causò l'espulsione di una quantità così grande di materiale dal mantello del pianeta da comporre quel materiale di cui oggi la Luna è composta. Durante questo violento impatto, si formò un oceano di magma profondo diverse migliaia di chilometri. Oggi non vi è più nessuna traccia dell'impatto di Theia con il nostro pianeta.

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Nunzio Corrasco

Laureato in Scienze Politiche e giornalista pubblicista, fin dai primi anni di liceo ho sempre coltivato la passione per la scrittura. Mi sono sempre occupato di scrivere notizie relative a tutto ciò che riguarda l'attualità. Esperto nel settore relativo alla salute e in quello scientifico-tecnologico, appassionato di cronaca meteo, geofisica e terremoti.