La Cina sta per aprire i campioni raccolti sulla Luna: ecco cosa succederà ora
I campioni raccolti sulla Luna dalla sonda cinese sono giunti sulla Terra e in procinto di essere analizzati: la missione Chang’e 5 infatti, come riportato da Ansa.it, è terminata con successo lo scorso 16 dicembre con l’atterraggio della capsula (all’interno c’erano estratti del suolo lunare) in Mongolia Interna, con conseguente trasporto del materiale a Pechino per essere esaminato dall’Accademia Cinese delle Scienze. I campioni lunari, dal peso di circa 1,7 kg, verranno ora disimballati e trasferiti in un ambiente di azoto per le esaminazioni. La Cina, tra l’altro, ha dichiarato di voler condividere con Stati Uniti e Russia (come previsto dal Trattato sullo Spazio Esterno) le informazioni tratte dagli scienziati locali, ma gli USA avrebbero fatto sapere di non volerle ricevere: anche gli americani, infatti, sono impegnati in missioni di esplorazione e studio del suolo lunare e la NASA ha firmato di recente accordi per acquistare campioni lunari raccolti da compagnie spaziali commerciali. MISTERIOSO SEGNALE RADIO DA PROXIMA CENTAURI: ECCO COSA PUÓ ESSERE STATO
Le parole degli esperti
“Saranno condotte – ha dichiarato con soddisfazione Li Chunlai, vice capo progettista della missione Chang’e-5 – ricerche a lungo termine sui campioni lunari, per studiare struttura, proprietà fisiche, composizione chimica e caratteristiche dei minerali”. “Speriamo di approfondire la nostra comprensione dell’origine ed evoluzione della Luna” ha poi aggiunto Wu Yanhua, vicedirettore dell’Agenzia Spaziale Cinese (Cnsa). Il traguardo raggiunto dalla Cina, ottenuto grazie al lavoro del lander direttamente sulla superficie lunare (con un trapano e un braccio robotico), è molto importante per scoprire la consistenza del nostro satellite. In attesa che l’uomo possa tornarci nuovamente entro pochi anni… SCOPERTA UNA “AUTOSTRADA” NELLO SPAZIO DOVE LE COSE SI MUOVONO PIÚ VELOCEMENTE
Individuati 100mila nuovi crateri sulla superficie della Luna: ecco la nuova scoperta
Proseguono le osservazioni della Luna e della sua superficie con ogni mezzo a disposizione degli scienziati: l’ultima news riguarda la scoperta di circa 110mila crateri lunari (per l’esattezza 109.956) identificati grazie alle nuove tecniche informatiche delle reti neurali e ai dati della sonda cinese Chang’e 5. Questo straordinario risultato, pubblicato sulla rivista Nature Communications, dimostra quanto ancora il nostro satellite ha da offrire nonostante sia costantemente sotto osservazione degli studiosi. Questo mix di strumenti ad altissima tecnologia ha infatti permesso di scoprire un numero di crateri dodici volte superiore a quanto era stato visto finora. Da notare che dei circa 110mila crateri scoperti ben 18.996 sarebbero più grandi di 8 km. L’obiettivo ora è utilizzare questi mezzi anche per l’esplorazione di Marte. LA SPLENDIDA FOTO DELLA CONGIUNZIONE TRA GIOVE E SATURNO
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Ecco come è avvenuta l’origine della Luna: la ricostruzione al computer della nascita del nostro satellite (VIDEO)
L’uomo l’ha raggiunta già una volta nel 1969 e ora punta a fare il bis nei prossimi anni. Parliamo della Luna, il nostro affascinante satellite che ogni sera (quando il meteo ce lo permette) “si affaccia” sulla Terra per essere ammirata in tutto il suo splendore. Piena, a trequarti o a mezzaluna poco importa, la Luna è sempre stupenda. E a guardarla in tanti si pongono una domanda: come si è generata? Cosa ha causato la nascita di questo astro. La risposta ce la fornisce ora il computer. O meglio, il supercomputer Dirac (Distributed Research using Advanced Computing ) attraverso il quale i ricercatori dell’Università di Durham (Gran Bretagna), coordinati da Sergio Ruiz-Bonilla, hanno ricostruito il momento esatto in cui la Luna è nata.
La nascita della Luna e il video di Dirac
Gli scienziati britannici, attraverso Dirac, hanno ricostruito l’impatto cosmico tra la giovane Terra e un oggetto delle dimensioni di Marte, denominato Theia, che quattro miliardi e mezzo di anni fa ha dato origine alla Luna. La simulazione in 3D dell’impatto tra i due corpi celesti mostra la formazione di un altro corpo vicino alla Terra, che evolve progressivamente fino a trasformarsi in un suo satellite. Un video affascinante che permette di assistere “dal vivo” a un evento straordinario che ha contribuito al completamento del nostro Sistema Solare. Ecco il video 3D.
Classe '93, napoletano di nascita, interista di fede. Scrivo sul web da quando avevo 16 anni: prima per hobby, poi per lavoro. Curioso di natura, amo le sfide (soprattutto vincerle). Mi affascinano il mondo dell'informazione e quello della comunicazione.