Nell’universo esistono miliardi di pianeti vaganti dalle origini incerte: grazie ad una nuova missione della Nasa sarà possibile abbozzare un primo censimento
Sappiamo che esistono da 100 a 400 miliardi di stelle nella Via Lattea. Secondo gli scienziati la quantità di esopianeti o pianeti in orbita attorno a queste stelle lontane potrebbe essere altrettanto elevata. I ricercatori della Ohio State University hanno appena svelato i risultati di un nuovo studio che ha evidenziato la possibilità del’esistenza di più pianeti canaglia fluttuanti liberi, cioè pianeti che non orbitano attorno a nessuna stella. Le conclusioni teoriche, ma affascinanti, riviste da pari sono state pubblicate su The Astronomical Journal il 21 agosto 2020. E’ stata annunciata un’imminente missione della NASA, il Nancy Grace Roman Space Telescope, che dovrebbe essere in grado di scovare centinaia o più di questi pianeti canaglia.
Il compito del telescopio Nancy Grace Roman
Secondo l’astronomo Samson Johnson dell’Ohio State, questo telescopio ci offrirà una finestra su questi mondi che altrimenti non potremmo conoscere. Man mano che la nostra visione e la conoscenza dell’universo si è espansa, ci siamo resi conto che il nostro sistema solare potrebbe essere molto diverso da come lo abbiamo immaginato. Roman ci aiuterà a saperne di più su come ci adattiamo allo schema cosmico delle cose studiando i pianeti canaglia. Questi mondi canaglia vengono definiti oggetti di massa planetaria fluttuanti (FFP) e hanno masse simili ai pianeti che orbitano attorno alle stelle.
Le ipotesi allo studio
Gli scienziati non sanno ancora come siano diventati vagabondi cosmici, non legati a nessuna stella, ma è possibile che una volta facessero parte dei normali sistemi solari e in qualche modo si siano liberati dalla gravità delle loro stelle. Roman dovrebbe essere in grado di fornire più indizi e fornire un’idea migliore di quanti effettivamente ne esistano in circolazione nell’universo. Secondo Scott Gaudi dell’Ohio State, un coautore dell’articolo, l’universo potrebbe brulicare di pianeti canaglia ma non lo scopriremmo mai senza intraprendere un’indagine di microlensing basata sullo spazio come farà appunto il telescopio Roman.
Perchè è importante riuscire a fare un censimento dei pianeti vaganti
Riuscire a fare un censimento del numero di queste stelle ci metterebbe anche in condizione di capire come si sono formati. Si pensa anche che l’espulsione dei pianeti dai loro sistemi planetari di origine potrebbe essere più comune negli ammassi stellari più densi, poiché gli scontri più frequenti tra le stelle negli ammassi densi rendono più instabili i sistemi planetari. In futuro, grazie a questa nuova missione della Nasa, potremmo saperne di più.
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