La nuova missione servirà per studiare approfonditamente buchi neri e supernovae
L’Italia scende di nuovo in campo con le sue eccellenze tecnologiche, stavolta per osservare esplosioni di supernovae e buchi neri, alcuni fra gli oggetti più incredibili dell’Universo. La nuova missione che è stata denominata Ixpe (Imaging X-ray Polarimetry Explorer)vede l’ASI, l’Agenzia Spaziale Italiana, collaborare fianco a fianco con la NASA. In questa missione la tecnologia italiana aiuterà gli studi e le indagini su alcuni fra gli oggetti più estremi noti, come le supernovae, stelle che esplodono quando arrivano a condizioni critiche in cui fusione nucleare e forza di gravità entrano in confitto. Fra gli oggetti di studi anche i buchi neri, sempre più al centro dell’attenzione degli astronomi.
Molto oltre la ricerca ordinaria
Giorgio Saccocci, presidente dell’ASI ha messo in evidenza a Cape Canaveral in Florida, l’importanza della tecnologia italiana in questa missione lanciata con un vettore Falcon 9. Il costo complessivo di 180 milioni di dollari vede la compartecipazione alle spese dell’ASI che ha stanziato ben 20 milioni. Il coordinamento è stato affidato al nostro INAF, l’Istituto nazionale di Astrofisica con il supporto dell’INFN per la Fisica Nucleare. La tecnologia italiana collabora con il Global Pixel Detector, curato fra l’altro anche dall’Università Roma Tre, la base in Malindi per la ricezione degli stream di dati che vedono anche scendere in campo lo Space Science Data Center e Telespazio (Leonardo-Thales), oltre che l’azienza Ohb-Italia.
Una collaborazione di successo
Il professor Marco Tavani è ottimista per le novità sorprendenti che si attendono in seguito a un’osservazione mirata proprio agli oggetti più affascinanti e misteriosi dell’Universo, con nuove informazioni anche sulle stelle di neutroni, di cui sappiamo ancora troppo poco. Anche Antonio Zoccoli, presidente di INFN è fiducioso sui dati che arriveranno a Ixpe con lo studio della polarizzazione dei raggi X, con tecnologia sviluppata nelle eccellenze italiane da uno staff di grandi fisici e ingegneri, formatisi nelle nostre prestigiose facoltà, con la soddisfazione di essere riusciti a sviluppare tutto quanto rispettando i limiti del budget e le tempistiche stringenti. CONTINUA A LEGGERE…
Le nuove tecnologie a raggi X
La tecnologia per i raggi X, fiore all’occhiello della ricerca italiana, vanta oggi una sensibilità 100 volte maggiore rispetto a quella di 50 anni fa, come riportato da Barbara Negri, responsabile del dipartimento di Volo Umano dell’ASi e incaricata per il coordinamento della strumentazione scientifica.
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