La NASA e il CNEOS avvertono dell’arrivo di un asteroide del diametro di 4 chilometri che potrebbe sfiorare la Terra non senza conseguenze
Gli scienziati di Cape Canaveral insieme agli specialisti del CNEOS, con sede in California, hanno individuato un asteroide che ha un diametro compreso tra i 2 e i 4 chilometri e che, seguendo la sua traiettoria spaziale, sarebbe diretto verso la Terra, come riportato da SputnikNews.it. La data prevista per questo incontro ravvicinato è il 29 aprile e il corpo celeste, definito NEO (near Earth Object) per la sua vicinanza alla Terra è stato classificato con il nome di 52768 (1998 OR2). Gli scienziati hanno inoltre scoperto che questo asteroide si era già approcciato al nostro pianeta, facendoci visita il 12 marzo del 2009.
Il CNEOS
Il CNEOS, o Center for Near Earth Object Studies, è il dipartimento della NASA che si occupa di studiare i corpi celesti o gli asteroidi che sono diretti verso il nostro pianeta. Il suo è un compito estremamente importante, non solo perché possiamo avere una percezione dello spazio che circonda la Terra. Infatti questi scienziati sono giunti, dopo una lunga serie di studi e rilevamenti, a ritenere che qualsiasi asteroide, purché di diametro superiore a 1 chilometro, potrebbe rappresentare un rischio e avere delle gravi conseguenze se dovesse schiantarsi sulla Terra. Per questo la preoccupazione in merito a questo, o ad altri asteroidi più grandi, potrebbe essere fondata.
L’asteroide
L’oggetto spaziale individuato dal CNEOS si muove ad una velocità media di circa 8,7 km al secondo, ma la NASA avverte che non c’è nulla di cui preoccuparsi. L’asteroide in questione si avvicinerà alla Terra ma senza colpirla, infatti passerà a un distanza di 0,04205 unità astronomiche (UA). Un Unità Astronomica corrisponde a circa 150 milioni di chilometri, ovvero la distanza che c’è tra il Sole e La Terra. Questo quindi significa che l’asteroide passerà a 6,29 milioni di km dalla Terra.
La preoccupazione della NASA
Anche se l’asteroide non è diretto sulla Terra, ma per così dire la sfiorerà, la NASA e il CNEOS reputano questo fenomeno abbastanza ravvicinato, anche se passerà a milioni di chilometri dalla Terra. La preoccupazione della NASA però c’è ed è rivolta a tutti quei corpi celesti di dimensioni superiori ad un chilometro e che, se dovessero schiantarsi sulla Terra, potrebbero provocare onde anomale o terremoti.
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