La NASA cerca 8 persone che vogliano sottoporsi a isolamento sociale a pagamento: ecco i requisiti
Negli ultimi mesi un po’ tutti abbiamo fatto i conti con la quarantena e in alcuni casi con l’isolamento totale: e se qualcuno fosse interessato a prolungare l’isolamento ma a pagamento? Questa la proposta della NASA, che sta cercando otto cittadini statunitensi per uno studio sull’isolamento sociale, della durata di otto mesi, in preparazione delle missioni per andare su Marte e sulla Luna. L’obiettivo della ricerca, come riporta la Cnn, è quello di capire gli effetti dell’isolamento e del confinamento, con i partecipanti che simuleranno completamente le varie missioni spaziali.
Lo studio si terrà in Russia
Lo studio si effettuerà in un laboratorio situato a Mosca, in Russia, e i partecipanti vivranno in un ambiente con condizioni simili a quelle che gli esperti credono saranno durante le prossime missioni su Marte, che avranno equipaggi composti da persone provenienti da diverse nazioni. Non tutti, comunque, possono partecipare a questa ricerca: il primo requisito, ovviamente, è quello di essere sani. Ma non solo: bisogna avere tra i 30 e i 55 anni, saper parlare bene sia inglese che russo, avere un determinato titolo di studi o aver completato l’addestramento militare. Saranno comunque prese in considerazione altre persone con titoli di studio inferiori o con esperienza professionale nell’ambito.
I partecipanti saranno pagati
I partecipanti allo studio, ovviamente, saranno pagati e ci sono vari livelli di pagamento. La ricerca si baserà su uno studio di quattro mesi condotto nel 2019 con 6 partecipanti: stiamo parlando della missione SIRIUS-19, con tre americani e quattro russi isolati in un habitat di metallo per simulare l’interno di un’astronave. L’obiettivo di questa nuova missione della NASA è cercare di capire meglio in che modo un lungo isolamento possa colpire e influenzare gli astronauti e sapere di più sull’eventuale durata delle missioni in programma.
L’obiettivo della NASA
La NASA, come ben sappiamo, ha intenzione di tornare sulla Luna: l’obiettivo è quello di riportare un essere umano sul nostro satellite naturale entro il 2024 grazie alla missione Artemis, per poi preparare anche lo sbarco su Marte. Come spiega lo scienziato Thomas Williams, “l’isolamento sociale è un campo di ricerca molto importante per noi. L’isolamento, infatti, è associato con livelli di stress più alti e colpisce il benessere psicofisico degli individui”. La speranza della NASA è che i dati di questo studio possano portare a scoperte in grado di migliorare la salute psicofisica e le prestazioni degli astronauti che andranno sulla Luna e oltre.
La prima donna sulla Luna entro il 2024
Entro il 2024, quindi, torneremo sulla Luna: e per farlo la NASA ha deciso di affidarsi anche ai privati. Alla fine di aprile, come si legge si Repubblica.it, l’Agenzia spaziale statunitense ha infatti selezionato tre società per sviluppare sistemi di atterraggio con equipaggio umano per le sue missioni lunari Artemis: ci sono SpaceX di Musk, Blue Origine di Jeff Bezos e Dynetics di Huntsville. Il primo equipaggio umano, se tutto andrà secondo gli auspici, raggiungerà la Luna con alcuni anni di anticipo rispetto alla prevista costruzione del Lunar Gateway, la stazione spaziale orbitante intorno al nostro satellite naturale che dovrebbe essere usata come punto d’appoggio per missioni sulla Luna e poi su Marte. Sarà il primo viaggio dopo oltre 50 anni e a bordo ci sarà una donna, la prima a mettere piede sul suolo lunare.
Classe '93, napoletano di nascita, interista di fede. Scrivo sul web da quando avevo 16 anni: prima per hobby, poi per lavoro. Curioso di natura, amo le sfide (soprattutto vincerle). Mi affascinano il mondo dell'informazione e quello della comunicazione.