La NASA sta per annunciare una entusiasmante scoperta sulla Luna
L’attività esplorativa della NASA non si arresta. Nonostante le menti dell’agenzia spaziale siano indirizzate verso l’esplorazione planetaria, con riferimento, in particolare, al sistema del quale facciamo parte (il Sistema Solare), parte degli sforzi degli scienziati è ancora incentrata sullo studio dell’unico satellite naturale della Terra, la Luna, progressivamente “abbandonata” dopo le esplorazioni avvenute a cavallo tra gli anni ’60 e gli anni ’70. Sulla Luna, è risaputo, la vita non è presente. Tuttavia, l’assenza di processi biologici non è un ostacolo a scoperte nuove e sorprendenti. Come quella che, stando all’ultimo dispaccio dell’agenzia, verrà annunciata al grande pubblico lunedì 26 ottobre.
Le previsioni sulla scoperta
Stando all’ultimo dispaccio NASA, ossia l’insieme delle comunicazioni ufficiali dell’agenzia, il 26 ottobre sarebbe la data indicata per un’importante rivelazione sulla Luna. Difficile prevedere il contenuto delle dichiarazioni in dirittura d’arrivo. La NASA non è solita ad anticipazioni, e anche in questo caso, a proposito delle novità relative al satellite, si sa poco e nulla. Risulta pressoché improbabile che le dichiarazioni possano vertere su notizie relative alla presenza di vita sulla Luna, ma dopo la scoperta della fosfina su Venere, indice di potenziale attività biologica da parte di microrganismi, ci si può aspettare davvero di tutto.
Le eccezionali capacità di osservazione di SOFIA
La NASA ha parlato di “nuova eccitante scoperta”. Scoperta derivante dall’attività esplorativa di SOFIA, lo Stratospheric Observatory for Infrared Astronomy, noto per essere l’osservatorio aereo più grande al mondo. A testimonianza della capacità di osservazione di SOFIA, è sufficiente sottolineare come l’osservatorio sia in grado di elevarsi sino a un’altezza di 11 chilometri dal suolo terrestre (raggiungendo, dunque, la stratosfera del nostro pianeta). Ciò consente a SOFIA di superare sino al 99% delle “barriere” imposte dalla presenza dell’atmosfera, la cui densità blocca la lunghezza d’onda degli infrarossi. Il superamento della soglia suddetta consente quindi un’esplorazione più approfondita dell’Universo, contando sulla mancanza di ostacoli di natura atmosferica.
Le osservazioni astronomiche precedenti compiute da SOFIA
L’osservatorio SOFIA non è nuovo ad attività esplorative di alto profilo. In precedenza, infatti, l’osservatorio si è occupato di effettuare rilevazioni (e analisi conseguenti) sulla presenza dell’ossigeno nell’atmosfera di Marte. E non solo. SOFIA è stato utilizzato anche per indagare il centro di diverse galassie, compresa la Via Lattea, dimostrandosi straordinariamente utile ai fini dell’attività esplorativa dell’Universo. L’appuntamento, a questo punto, è al 26 ottobre.
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