NASA e Giappone collaboreranno insieme nella prossima missione sulla superficie lunare per arginare le ambizioni della Cina
L’amministratore della NASA, Jim Bridenstine, ha proposto segretamente di usare missili statunitensi per inviare astronauti giapponesi sulla Luna. A riferire questa indiscrezione è stato il giornale giapponese The Mainichi, citando diverse fonti attendibili. La proposta sarebbe scaturita dopo i colloqui tra Bridenstine e alcuni leader del settore spaziale, fra i quali anche il capo del Comitato di politica spaziale del governo giapponese. Il tutto è avvenuto nell’ambito di una visita non ufficiale di Bridenstine in Giappone.
Il programma Artemis
Lo stesso amministratore della NASA ha prospettato l’ipotesi che la prossima missione sulla superficie lunare possa coinvolgere sia astronauti americani che giapponesi sempre secondo quanto si apprende dalla stessa fonte. E’ ormai di dominio pubblico il fatto che la NASA si è posta l’obiettivo di tornare sulla Luna entro il 2024 nell’ambito del programma Artemis usando una stazione spaziale di ricerca nell’orbita lunare chiamata Lunar Gateway come trampolino di lancio.
Il Giappone collaborerà con gli Usa anche per la costruzione del Gateway
Già lo scorso mese di maggio, il capo del governo giapponese Abe aveva incontrato Donald Trump per valutare una possibile collaborazione tra i rispettivi paesi sulle prossime missioni di esplorazione dello spazio. Quattro mesi fa circa la NASA e la Japan Aerospace Exploration Agency avevano ufficialmente annunciato che avrebbero lavorato insieme nell’ambito del programma Artemis, con il Giappone che assisterà gli Stati Uniti nella costruzione del Gateway. La partnership tra i due paesi potrebbe rappresentare anche una strategia mirata per arginare le ambizioni spaziali della Cina.
La corsa delle superpotenze verso la Luna
Le nazioni più potenti del mondo sono in competizione per rendere la Luna un avamposto strategico e la Cina sta già mettendo a punto la sua prima missione sul suolo lunare. Si è aperta una vera e propria corsa verso la Luna, una contesa dagli esiti al momento imprevedibili. Fra l’altro la Cina lancerà a breve il razzo Long March 5, dopo la missione fallita nel 2017. Una missione che potrebbe aprire la strada per la realizzazione di una nuova stazione spaziale cinese fondamentale per la conquista della Luna e di Marte. Il tutto dovrebbe già avvenire quest’anno. A bordo del razzo ci sarà lo Shijian-20, un satellite per comunicazioni costruito sulla nuova piattaforma Dongfanghong-5.
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