La sonda cinese torna sulla Terra con le prime rocce lunari raccolte in 40 anni
La missione cinese Chang'e si avvia a concludersi positivamente con il ritorno della capsula che atterrerà in Mongolia
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La Missione Chang'e-5 si avvia a concludersi con un successo: a breve la capsula atterrerà in Mongolia
Una sonda spaziale cinese si è sollevata dalla superficie della Luna per tornare sulla Terra, riuscendo a portare a termine l'ambizioso piano cinese di riportare i primi campioni lunari in quattro decenni. Pechino sta cercando di emulare quanto fatto in precedenza da Stati Uniti e Russia dopo aver impiegato decenni per pareggiare i risultati ottenuti dalle due superpotenze rivali, investendo miliardi nel suo programma spaziale. La navicella spaziale Chang'e-5, dal nome della mitica dea cinese della luna, alle 1510 GMT, ha lasciato la luna per far ritorno sulla Terra.
Issata una bandiera cinese sul suolo lunare prima del viaggio di ritorno
Un modulo che trasportava rocce lunari e suolo è stato lanciato in orbita da un potente motore di spinta, secondo quanto hanno dichiarato i funzionari che hanno gestito la missione. Le riprese video dell'emittente statale cinese CCTV hanno fatto vedere a tutto il mondo la sonda decollare dalla superficie della Luna in un lampo di luce brillante. Prima del decollo, come hanno fatto sapere le autorità cinesi, è stata issata una bandiera cinese sul suolo lunare, come fecero gli Usa nella prima missione lunare. Il modulo adesso dovrà completare l'operazione di collegamento con la parte della navicella che dovrà riportare i campioni del suolo lunare prelevato sulla Terra, come ha fatto sapere l'agenzia di stampa ufficiale Xinhua.
La Cina sarà il terzo paese a portare a termine questo genere di missione
Gli scienziati sperano che i campioni possano fornire le informazioni preziose che l'uomo cerca da tempo per risalire alle origini della Luna e per ricostruire il processo di formazione e l'attività vulcanica della Luna sulla sua superficie. Se tutto andrà secondo i piani, la Cina sarà il terzo paese in grado di recuperare dei campioni del suolo lunare, dopo gli Stati Uniti e l'Unione Sovietica negli anni '60 e '70. La missione della sonda è quella di raccogliere due chilogrammi di materiale in una zona specifica della luna conosciuta col nome di Oceanus Procellarum – o “Oceano delle Tempeste" – una vasta pianura lavica inesplorata. L'agenzia di stampa Xinhua, che ha definito quella di Chang'e-5 “una delle missioni più complicate e impegnative nella storia aerospaziale cinese“, ha riferito che la sonda ha lavorato per circa 19 ore sulla Luna.
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La capsula atterrerà in Mongolia
I campioni, secondo quanto previsto dal programma, saranno riportati sul nostro pianeta mediante una capsula programmata per atterrare nella Mongolia interna della Cina settentrionale, secondo l'agenzia spaziale statunitense NASA. Il prossimo obiettivo per la Cina sarà quello di inviare esseri umani sulla luna entro l'anno 2022.
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