La sonda Hayabusa2 trasporterà frammenti dell’asteroide Ryugu che potrebbero contenere segreti preziosi per studiare l’origine del sistema solare
Nella polverosa cittadina desertica di Woomera che si trova nel deserto dell’Australia meridionale, gli scienziati stanno preparando un grande evento che dovrebbe concretizzarsi il 6 dicembre 2020. Infatti, dopo sei anni di duro lavoro nello spazio, la sonda Hayabusa2 dell’Agenzia giapponese per l’esplorazione aerospaziale, tornerà finalmente sulla Terra. E quello che conta è che porterà con sé un carico incredibilmente raro, prezioso e faticosamente conquistato: 100 milligrammi di materiale raccolto dalla superficie dell’asteroide Ryugu. Dopo aver abbandonato la capsula contenente il campione sulla Terra, la navicella proseguirà la propria visita ad altri asteroidi.
Dove si trova Ryugu
Il ritorno di Hayabusa2 segnerà un momento importante per la scienza spaziale, un viaggio totale di circa 5,24 miliardi di chilometri (quasi 3,3 miliardi di miglia). L’asteroide Ryugu – precedentemente noto come 1999 JU3 – si trova su un’orbita ellittica che lo trasporta appena all’interno del percorso orbitale della Terra attorno al Sole, e quasi fino all’orbita di Marte. Tutta l’attività di Hayabusa2 è stata pianificata in maniera molto meticolosa. Sono stati effettuati complessi calcoli sulle posizioni dell’asteroide ed è stato tracciato un percorso che ha portato il veicolo spaziale a destinazione, utilizzando la gravità terrestre per le raffiche di accelerazione.
Già effettuati i test preparativi per recuperare la capsula
La navicella, secondo quanto programmato dagli scienziati, è atterrata sull’asteroide due volte, ha raccolto materiale entrambe le volte ed ha poi proseguito il viaggio verso la Terra. Al momento si trova ormai in prossimità della Terra mentre l’equipe di scienziati che dovrà recuperare la capsula sta già fremendo dopo le numerose prove di recupero della capsula e i test della tecnologia impiegati per monitorare la capsula in arrivo. I membri del team sono già giunti presso la base dell’aeronautica militare australiana di Woomera la scorsa settimana e hanno iniziato i preparativi per l’atterraggio e il recupero.
I precedenti
Quel piccolo carico che trasporterà conterrà molte insidie. Solo un’altra missione ha restituito con successo un campione di asteroidi. La missione Hayabusa originale della JAXA sull’asteroide Itokawa ha restituito un campione sulla Terra nel 2010, ma il dispositivo di campionamento si era guastato e solo pochi microgrammi di materiale sono stati trasportati a destinazione. Ecco perchè aleggiano parecchie incognite sulla riuscita della missione.
I cento milligrammi di materiale che dovrebbe trasportare sono una ricchezza incredibile e potrebbero consentire agli scienziati di poter condurre test dettagliati. Poiché Ryugu è un primitivo asteroide carbonioso, si pensa che abbia conservato parte del materiale più incontaminato del Sistema Solare da quando si è formato circa 4,5 miliardi di anni fa. La capsula dovrebbe atterrare tra le 3:30 e le 4:30 ACDT (Australian Central Daylight Time) il 6 dicembre 2020, creando una brillante palla di fuoco prodotta dal calore dell’ingresso atmosferico. Uno speciale scudo termico proteggerà la capsula da temperature intorno ai 3.000 gradi Celsius (5.400 gradi Fahrenheit).
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