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La sonda Solar Orbiter è in partenza verso il Sole, importante il contributo italiano

La sonda Solar Orbiter è pronta per la partenza da Cape Canaveral in Florida. Importante il contributo italiano nella sua realizzazione e per la strumentistica di bordo

La sonda Solar Orbiter è in partenza verso il Sole, importante il contributo italiano
La sonda Solar Orbiter pronta al lancio verso il Sole

La sonda Solar Orbiter è in partenza verso il Sole, ecco quando

Dopo due rinvii, causa problemi tecnici prima e per le cattive condizioni meteo poi, finalmente la sonda Solar Orbiter è quasi pronta per la partenza verso il Sole. Il lancio è fissato per domenica 5 febbraio 2020 a Cape Canaveral, alle ore 23:03 locali, in Italia alle 5:03 di lunedì 6 febbraio.

L’obiettivo della sonda

Solar Orbiter è frutto di una missione dell’Agenzia Spaziale Europea a cui ha partecipato la NASA, che si pone l’obiettivo di studiare il Sole da vicino, tramite l’ausilio di 10 strumenti scientifici che forniranno dati anche relativi all’eliosfera. La sonda invierà alla Terra le prime immagini dei suoi poli. Le informazioni serviranno agli scienzati per capire la relazione tra il nostro pianeta e gli altri, riguarderanno anche il campo magnetico e l’attività solare, le cui tempeste possono danneggiare i satelliti e persino le linee elettriche sulla Terra.

Resistenza a temperature altissime

Solar Orbiter pesa 18 quintali e ha una lunghezza complessiva di 18m a pannelli solari aperti. Arriverà nell’orbita prestabilità tra 2 anni. La sonda giungerà a soli 42.000.000 km dal Sole, più vicino del pianeta Mercurio. Sarà in grado di reggere a temperature superiori ai 500°C grazie ad uno scudo termico che permette di tenere in funzione l’elettronica di bordo.

Un grande contributo dall’Italia

il contributo italiano, come riportato da rainews, fonte da cui abbiamo tratto i nostri contenuti, è stato importante. Nella realizzazione della sonda c’è la partecipazione dell’industria italiana, in particolare con Thales Alenia Space, Leonardo e OHB Italia. Per quanto concerne la strumentistica di bordo, c’è stato il contributo italiano di SWA che studierà plasma e vento solare, STIX, un telescopio che studierà i brillamenti solari. Uno dei più importanti strumenti di bordo di Solar Orbiter, è il coronografo METIS, realizzato dall’Agenzia Spaziale Italiana in collaborazione con l’Istituto Nazionale di Astrofisica, il CNR e diverse università italiane.

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Valerio Fioretti

Sono un fisico, meteo appassionato e meteorologo, scrivo da anni notizie sul web. Sono esperto di argomenti che riguardano sport, calcio, salute, attualità, alpinismo, montagna e terremoti.

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