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Mercoledì 13 Novembre
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La stella gigante rossa vaga nei pressi di un buco nero: ecco cosa è successo

Gli astronomi osservano una stella gigante rossa che entra nell'orbita di un buco nero ma non viene distrutta: i dettagli del fenomeno spaziale

La stella gigante rossa vaga nei pressi di un buco nero: ecco cosa è successo
Fonte foto FocusTECH

La stella gigante rossa vaga nei pressi di un buco nero: ecco cosa è successo

Incredibile e suggestivo quanto accaduto nelle scorse ore a una stella gigante rossa che fluttuava nello spazio: come riportato da GlobalScience.it, questo corpo celeste si è ritrovato nei pressi di un buco nero e ha seriamente rischiato di venir inghiottito da esso. Il clamoroso evento astronomico è avvenuto nella galassia Gsn 09, con la stella che si è avvicinata troppo a un buco nero dalla massa pari a circa 400mila volte quella del Sole. A documentare il tutto sono stati i dati delle missioni Chandra della Nasa e Xmm-Newton dell’Esa, con gli apparecchi speciali che hanno rilevato i raggi X emessi dai detriti della stella gigante che, appunto, era entrata pericolosamente nel raggio d’azione del buco nero… COLPITO E UCCISO DA UN METEORITE: ECCO COSA É SUCCESSO

Cosa è successo

La stella gigante rossa è stata catturata dalla forza del buco nero: gli strati esterni dell’astro, carichi di idrogeno, sono stati strappati dal “dark hole” e si sono lasciati dietro il nucleo della stella stessa (una nana bianca). Ciò che è rimasto della stella è stato poi “intrappolato” in un’orbita ellittica nel buco nero, il quale ha continuato a “mangiare” la nana mentre essa rilasciava dei raggi X. L’ “ex stella gigante rossa” ha avuto a che fare per ben nove ore con il buco nero, ma incredibilmente non è stata totalmente risucchiata e fatta a pezzi dal “dark hole” e ciò ha catturato l’attenzione degli astronomi: difficilmente infatti una stella che ha a che fare con un buco nero riesce ad evitare di essere distrutta. Cosa è successo quindi?

Le teorie degli esperti

Secondo gli astronomi impegnati nell’osservazione e nello studio di questo particolare fenomeno spaziale, l’effetto combinato delle onde gravitazionali e dell’incremento delle dimensioni della stella (che nel frattempo perdeva massa a causa della forza del buco nero) avrebbe reso più circolare e grande l’orbita della stella. In questo caso la nana bianca avrebbe una speranza di allontanarsi dal buco nero con movimenti a spirale, anche se non si sa in quali condizioni potrebbe uscirne. E fermo restando che generalmente, prima o poi, la stella dovrebbe essere completamente smembrata dal buco nero che ne continuerà a succhiare tutta l’energia fino alla fine. Un fenomeno completamente nuovo che gli astronomi non avevano mai visto prima.

Scoperto misterioso gruppo di asteroidi: potrebbero collidere con la Terra? Ecco tutti i dettagli

Mentre si attende il 29 aprile per il transito “accanto” alla Terra di un asteroide gigante che fluttua nello spazio, gli astronomi hanno scoperto un’altra possibile minaccia per il nostro pianeta. Come riportato da SputnikNews.com, si tratta di un gruppo di asteroidi le cui traiettorie potrebbero prossimamente incrociarsi con quella della Terra, al punto da entrare in rotta di collisione. Il gruppo in questione è chiamato “Vatira” e questi corpi celesti si trovano intorno all’orbita di Venere: il primo di essi è stato scoperto solamente a gennaio 2020, quindi pochi mesi fa, in quanto si tratta di “figli dello spazio” molto difficili da rintracciare. A compiere la scoperta sono stati i ricercatori del progetto californiano Zwicky Transient Facility (ZTF).

Cosa può succedere alla Terra con il passaggio dei Vatira

I Vatira – ha spiegato il russo Artyom Novichonok, direttore del laboratorio di astronomia presso l’Università statale di Petrozavodsk – non sono del tutto innocui. Molti rientrano nella sottocategoria degli asteroidi circumterrestri potenzialmente pericolosi. Per via dell’interazione gravitazionale con Terra, Venere e Mercurio, essi potrebbero subire variazioni orbitali e alla fine rientrare nella traiettoria di collisione con la Terra. Ad eccezione di due gruppi che potrebbero rimanere stabili, le loro orbite sono instabili e a lungo termine (decine di migliaia di anni) potrebbero rappresentare una minaccia per gli abitanti della Terra”. Al momento non c’è alcun pericolo per noi, ma Novichonok ha invitato tutti i colleghi astronomi a tenere d’occhio la situazione per salvaguardare il pianeta.

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Nunzio Corrasco

Laureato in Scienze Politiche e giornalista pubblicista, fin dai primi anni di liceo ho sempre coltivato la passione per la scrittura. Mi sono sempre occupato di scrivere notizie relative a tutto ciò che riguarda l'attualità. Esperto nel settore relativo alla salute e in quello scientifico-tecnologico, appassionato di cronaca meteo, geofisica e terremoti.

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