L’appuntamento è per la notte del 26 settembre quando il mini-satellite filmerà lo schianto contro Dimorphos
All’1,14 di ieri (ora italiana) il minisatellite noto anche come LiciaCube, appartenente all’Asi (Agenzia Spaziale Italiana), è riuscito a sganciarsi con successo. Il minisatellite era situato sulla sonda Dart appartenente alla Nasa, il suo destino sarà quello di schiantarsi contro Dimorphos, un asteroide, nella notte tra il 26 e il 27 Settembre. Lo schianto avverrà alla medesima ora e il satellite italiano dovrà filmarlo a una distanza di sicurezza. Questa fase dello schianto e della ripresa farà parte dell’ultima fase appartenente alla missione di studio interamente dedicata alla difesa del pianeta.
L’obiettivo della missione
Si tratta di un test volto a verificare se questa procedura potrebbe essere opportuna al fine di sventare in futuro la minaccia di altri asteroidi oppure di altri oggetti che potrebbero entrare in rotta con il nostro pianeta. Le ore della fase di distacco del satellite LiciaCube sono state seguite con grande attenzione dallo stesso team italiano, fino a quando questo si è agganciato al segnale alle ore 2,04. Una volta avvenuto si è avvertita una grande emozione, soprattutto in quanto si tratta della prima sonda interplanetaria per l’Italia. Per il resto del corso della notte il team italiano ha continuato a monitorare la situazione e sfruttare le finestre di comunicazione, così da potersi connettere al satellite LiciaCube.
Missione entrata nel vivo
La missione è appena entrata nella fase di maggiore importanza, con le importantissime operazione di navigazione verso la traiettoria e di calibrazione in volo. Grazie a queste operazioni sarà successivamente possibile osservare in totale sicurezza e con la giusta vicinanza l’impatto tra l’asteroide e Dart, per poi seguire i fenomeni successivi allo scontro. CONTINUA A LEGGERE…
La missione di Dart
Dart, la sonda della Nasa, sarà la protagonista di una missione già iniziata il 24 Novembre 2021 che ha come obiettivo quello di raggiungere due asteroidi, i quali hanno un sistema binario. Il primo è Didymos e il secondo è Dimorphos, con un diametro che rispettivamente misura 780 e 160 metri. Sarà possibile verificare con facilità se lo scontro tra la sonda e questi due asteroidi avverrà con successo, anche grazie all’impiego di telescopi terrestri.
Sono un fisico, meteo appassionato e meteorologo, scrivo da anni notizie sul web. Sono esperto di argomenti che riguardano sport, calcio, salute, attualità, alpinismo, montagna e terremoti.