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Lunedì 18 Novembre
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L’asteroide 2006 QV89 verso la Terra? La verità sul rischio d’impatto

L'asteroide near-Earth 2006 QV89 colpirà la terra? Il rischio è praticamente nullo: i numeri

L’asteroide 2006 QV89 verso la Terra? La verità sul rischio d’impatto
Un asteroide rischia di impattare sulla Terra? - Foto Pixabay

Near-Earth 2006 QV89, l’asteroide colpirà la terra?

Nelle ultime settimane si è parlato molto di near-Earth 2006 QV89, l’asteriode che prossimamente potrebbe colpire la Terra. E tutti si sono chiesti quali siano le probabilità e quanto sia elevato il rischio. Una risposta c’è e l’ha fornita Albino Carbognagni, ricercatore e coordinatore delle operazioni scientifiche all’Osservatorio Astronomico della Regione Autonoma Valle d’Aosta tramite il suo blog: di seguito quanto riportato da Coelum.com.

I numeri sul rischio d’impatto

Innanzitutto affidiamoci ai numeri: stando a quanto riportato da Sentry, sistema di monitoraggio della NASA, esiste una probabilità cumulativa dello 0,012% che l’asteroide possa collidere con la Terra nel periodo 2019-2117. In realtà c’è anche una data: 9 settembre 2019. Perché? Il prossimo 9 settembre 2019 è la data del prossimo flyby con la Terra e i media hanno generalmente attribuito la probabilità di collisione cumulativa a quell’unico giorno.

2006 QV89, l’ultima osservazione tredici anni fa

Near-Earth 2006 QV89 è un asteriode di circa 30 metri di diametro scoperto il 29 agosto 2006 e l’ultima osservazione risale all’8 settembre 2006. Da allora non è mai stato più riosservato: non è possibile, stando a quelle osservazioni astronomiche, stabilire con certezza dove si troverà in un determinato giorno.

9 settembre 2019, cosa succederà?

Cosa succederà il prossimo 9 settembre 2019? In base alle simulazioni, per il prossimo settembre la nube di asteroidi virtuali associata a 2006 QV89 si estende per circa 13 milioni di km: i cloni sono tanti e uno di questi è l’asteroide vero, ma non si sa quale. Si tratta di un calcolo fatto utilizzando il metodo Monte Carlo. La buona notizia, comunque, è che nessun clone colpirà la superficie terrestre: la minima distanza, di circa 10.000 km, fra il centro della Terra e la nube di asteroidi virtuali sarà raggiunta proprio il 9 settembre 2019. 

Impatto con la terra? Il rischio è praticamente nullo

Molto probabilmente 2006 QV89 sarà osservato nuovamente prima del flyby: grazie a ciò sarà possibile conoscere la sua esatta posizione in cielo. Il timore circolato nelle ultime settimane, quindi, si può definire esagerato: le probabilità che l’asteroide colpisca la terra il 9 settembre 2019 sono praticamente nulle. Per affidarci ai numeri, diciamo che le probabilità sono inferiori a 1/11045. 

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Biagio Romano

Classe '93, napoletano di nascita, interista di fede. Scrivo sul web da quando avevo 16 anni: prima per hobby, poi per lavoro. Curioso di natura, amo le sfide (soprattutto vincerle). Mi affascinano il mondo dell'informazione e quello della comunicazione.

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