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Lunedì 18 Novembre
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Le montagne di Plutone hanno cime innevate di ghiaccio di metano: i risultati della ricerca

New Horizons, sonda spaziale della NASA, ha permesso di scoprire nuove interessanti caratteristiche su Plutone: ecco di cosa si tratta

Le montagne di Plutone hanno cime innevate di ghiaccio di metano: i risultati della ricerca
Foto: PixaBay

Le caratteristiche e i misteri di Plutone

Plutone è uno dei pianeti più misteriosi presenti nel Sistema Solare. Per lungo tempo, dopo la sua scoperta avvenuta nel 1930, questo corpo celeste è stato considerato a tutti gli effetti un pianeta del sistema planetario citato; tuttavia, a partire dal 2006 si è preferito declassarlo allo status di pianeta nano, ossia un corpo celeste contraddistinto da dimensioni non sufficienti a permettergli di effettuare un’operazione di “pulizia orbitale”. La massa di Plutone, infatti, è persino inferiore di quella di Eris, anch’esso un pianeta nano del Sistema Solare, ma mai ascritto all’elenco dei pianeti classici del sistema suddetto. A conferma dell’alone di mistero che vige attorno a Plutone, una delle ultime scoperte riguardanti il pianeta nano lo vede protagonista dal punto di vista della sua morfologia planetaria. GLI ASTRONOMI CATTURANO L’ULTIMO “VAGITO” DI UNA STELLA DIVORATA DA UN BUCO NERO

Le particolarità delle montagne di Plutone

La scoperta più recente inerente la morfologia di Plutone ha rivelato che sul pianeta nano sono presenti montagne dalle cime innevate… particolari. L’esplorazione di New Horizons, sonda spaziale della NASA, ci ha consentito di conoscere caratteristiche di Plutone un tempo ignote. La sonda ci ha mostrato che la superficie del pianeta, ghiacciata, presenta una conformazione estremamente variabile: si passa dal ghiaccio “liquido”, ossia distese miste di acqua e ghiaccio puro, al metano congelato, per poi passare all’azoto ghiacciato. Si tratta di ghiaccio estremamente duro, anche più delle rocce che solcano il pianeta. Le montagne di Plutone sono costituite proprio da simili ammassi ghiacciati. Ciò che sorprende, però, è che tali catene montuose, come Elcano Montes e Pigafetta Montes, ricordano in tutto e per tutto quelle terrestri. INDIVIDUATI 24 PIANETI IN CUI PUÓ SVILUPPARSI LA VITA

La composizione chimica delle catene montuose

Per dare un’idea della somiglianza delle montagne “plutoniche” con quelle terrestri, basti pensare al fatto che le cime, rispetto alla superficie planetaria, possono ergersi verso l’alto per un paio di chilometri, esattamente come avviene sulla Terra. Un altro aspetto che le scoperti recenti hanno contribuito a disvelare è l’esatta composizione chimica delle montagne. In passato si era relativamente certi del fatto che le catene montuose ospitassero metano; tuttavia, mancavano certezze in merito alla reale condizione materica dell’idrocarburo. Ma qual è dunque la conclusione di questo studio? Scopritelo nella pagina successiva! L’ASTEROIDE BENNU CONTIENE ELEMENTI IN GRADO DI FAR SVILUPPARE LA VITA

La presenza abbondante di metano puro

Oggi, però, si è giunti alla conclusione che le cime innevate di Plutone sono formate da ghiaccio di metano puro, combinato con ghiaccio di azoto. Cime che, di fatto, sono solite “innevarsi” con un processo opposto a quello terrestre, con il metano che si condensa in seguito a particolari reazioni della circolazione atmosferica.

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Valerio Fioretti

Sono un fisico, meteo appassionato e meteorologo, scrivo da anni notizie sul web. Sono esperto di argomenti che riguardano sport, calcio, salute, attualità, alpinismo, montagna e terremoti.

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