Questo sito contribuisce alla audience di Il Messaggero

Domenica 17 Novembre
Scarica la nostra app

Le stelle giganti rosse emettono delle pulsazioni misteriosamente lente: ecco perché

Le stelle giganti rosse emettono delle pulsazioni misteriosamente lente: ecco perché. Tutti i dettagli

Le stelle giganti rosse emettono delle pulsazioni misteriosamente lente: ecco perché
Le stelle giganti rosse emettono delle pulsazioni misteriosamente lente: ecco perché (Foto Pixabay)

Le stelle giganti rosse emettono delle pulsazioni misteriosamente lente: ecco perché

Le pulsazioni estremamente lente e costanti della luce di molte stelle giganti rosse potrebbero finalmente avere una spiegazione. Secondo una nuova analisi, queste misteriose fluttuazioni di luminosità non sono causate da processi interni, ma da compagni binari oscurati da nuvole di polvere sottratte alle stelle morenti. Quando le stelle di massa intermedia inferiore a circa otto volte la massa del Sole raggiungono il crepuscolo della loro vita, subiscono dei cambiamenti piuttosto drammatici, come riporta sciencealert.com. Vediamo tutti i dettagli di seguito. Leggi anche: Boato e tante segnalazioni al nord Italia e in Francia: enorme meteorite solca i cieli della Riviera e della Costa Azzurra – VIDEO

Le giganti rosse

Quando hanno fuso tutto l’idrogeno nei loro nuclei con l’elio, la fusione nucleare all’interno cessa e il nucleo inizia a contrarsi. Questo porta più idrogeno nella regione immediatamente atgoganttorno al nucleo, formando un guscio di idrogeno; quindi, la fusione ricomincia, scaricando l’elio nel nucleo. Questo fenomeno si chiama combustione del guscio di idrogeno. Durante questo periodo, gli strati esterni della stella si espandono, molto. Quando questo alla fine accadrà al Sole, per esempio, si espanderà oltre l’orbita della Terra. Questo è il ramo della gigante rossa dell’evoluzione stellare. Leggi anche: L’asse terrestre si è spostato a causa dello scioglimento dei ghiacciai: ecco come e perché

Le oscillazioni di luminosità

Le stelle giganti rosse spesso oscillano leggermente di luminosità, in periodi regolari. La stella gigante rossa Betelgeuse ne è un perfetto esempio. Ha diversi cicli di luminosità, incluso uno che si verifica in circa 425 giorni e un altro in circa 185 giorni. Questi sono causati dalle onde acustiche che rimbalzano all’interno della stella mentre si espande, si contrae e si espande di nuovo. Il più lungo dei suoi cicli è più misterioso. È quello che chiamiamo un “lungo periodo secondario” e dura 5,9 anni. Non tutte le stelle del ramo gigante hanno lunghi periodi secondari, ma molte di loro lo fanno – gli scienziati hanno rilevato un lungo periodo secondario in circa un terzo di tutte le stelle del ramo gigante conosciute – e questi periodi non possono essere spiegati allo stesso modo. OGNI ANNO OLTRE 5000 TONNELLATE DI POLVERE EXTRATERRESTRE PIOVONO SULLA TERRA: I DETTAGLI

CONTINUA A LEGGERE

Il nuovo studio

Per cercare di approfondire il mistero, un team di astronomi guidato da Igor Soszyński dell’Università di Varsavia in Polonia ha condotto uno studio ravvicinato delle stelle giganti rosse con lunghi periodi secondari. Dai dati di rilevamento disponibili, hanno raccolto osservazioni ottiche e nel medio infrarosso di 16.000 di queste stelle, da cui hanno estratto circa 700 stelle con una curva di luce infrarossa ben definita. Quando si confrontano le curve di luce ottica e infrarossa per queste 700 stelle, è emerso qualcosa di curioso.

I risultati

In entrambe le curve di luce per tutte le stelle, c’è stato un grande calo, come previsto, corrispondente ai periodi più deboli delle stelle. Ma per circa la metà delle stelle, c’è stata una seconda caduta più superficiale solo nella curva della luce infrarossa, esattamente opposta alla caduta primaria. Questo, ha detto il team di ricercatori, è un indizio importante. La luce nel medio infrarosso è spesso prodotta dalla polvere: assorbe la luce delle stelle e la riemette a lunghezze d’onda maggiori. Questo può spiegare chiaramente cosa sta succedendo intorno alle stelle giganti rosse.  Secondo l’analisi del team, le ampiezze delle curve di luce suggeriscono che la compagna sia una stella di massa molto bassa o una nana bruna. Questa scoperta potrebbe consentire di utilizzare stelle del ramo gigante di lungo periodo secondario come traccianti per lo studio della popolazione planetaria della Via Lattea. La ricerca è stata pubblicata su The Astrophysical Journal Letters.

La nostra newsletter!

Ricevi gli aggiornamenti e le ultimissime
su Meteo e Scienza via mail!

ISCRIVITI ORA!

Valerio Fioretti

Sono un fisico, meteo appassionato e meteorologo, scrivo da anni notizie sul web. Sono esperto di argomenti che riguardano sport, calcio, salute, attualità, alpinismo, montagna e terremoti.

SEGUICI SU:

Ultima Ora

Ultima Ora Terremoto