
Le tecnologie di SpaceX potrebbero riportare gli Usa sulla Luna: ecco i dettagli
Da anni si parla della possibilità, più o meno remota, di fare ritorno sulla Luna con un equipaggio umano. La NASA, dopo le missioni Apollo, aveva lentamente abbandonato l’obiettivo di effettuare nuovi approdi su suolo lunare, a fronte dei costi eccessivamente elevati dei singoli allunaggi. Gli sviluppi recenti, però, hanno visto SpaceX, l’azienda aerospaziale fondata da Elon Musk, candidarsi con forza come possibile nuova risorsa per gli allunaggi futuri. LA LUNA DIVENTERÁ UNA MINIERA? ECCO COSA SI POTREBBE RACCOGLIERE DAL SUOLO DEL NOSTRO SATELLITE
SpaceX, il successo della Crew Dragon
La missione della Crew Dragon, capsula spaziale di SpaceX, si è rivelata un successo scientifico e politico. L’ammaraggio nell’oceano della capsula, avvenuto il 2 agosto 2020, è stato accolto dal governo americano come un simbolo dello strapotere USA in merito alla conquista dello spazio. Anche Barack Obama ha voluto omaggiare l’impresa. L’ex presidente, però, si è soffermato anche su un punto cruciale, ampio argomento di dibattito nel mondo della politica USA: l’efficacia delle collaborazioni tra la NASA e i privati. LA LUNA SI STA ARRUGGINENDO: ECCO PERCHÉ
L’apertura a collaborazioni NASA-privati
Per poter finanziare nuove missioni esplorative, la NASA si trova ad affrontare costi sempre più elevati. I fondi governativi, infatti, non sempre risultano sufficienti, tanto da permettere esclusivamente dei progressi al rilento. A fronte delle problematiche annunciate, Jim Bridenstine, amministratore della NASA, di recente ha aperto proprio alla possibilità di dar vita a collaborazioni più costanti tra l’agenzia spaziale governativa e le aziende private. Un esempio, in questo senso, è dato dal nuovo bando per la realizzazione del lander che consentirà agli astronauti di atterrare sula Luna. SULLA LUNA SARANNO COSTRUITE INTERE CITTÁ ALL’INTERNO DI TUBI DI LAVA? ECCO COME
Pareri favorevoli e pareri contrari
I motivi per cui si è scelto di aprire ai privati sono più che ragionevoli. Le aziende private garantiscono costi collaborativi minori, a differenza di quanto non avvenga con i partner canonici dell’agenzia spaziale USA, tra i quali spiccano Boeing e Airbus. Tuttavia, non tutti sono d’accordo con la scelta di affidare ad aziende esterne alla NASA la realizzazione di componenti spaziali così sofisticate. C’è chi ritiene che gli allunaggi debbano essere portati a termine con la capsula Orion, progettata da Airbus e Lockheed Martin, e mediante il sistema di lancio noto come “SLS”, ideato e sviluppato da Boeing. Il rifiuto dell’apertura ai privati, in questo caso, deriva dalla volontà di evitare che i privati acquisiscano un controllo sempre maggiore nell’ambito dell’esplorazione spaziale, facendo venir meno le responsabilità governative.
Sono un fisico, meteo appassionato e meteorologo, scrivo da anni notizie sul web. Sono esperto di argomenti che riguardano sport, calcio, salute, attualità, alpinismo, montagna e terremoti.