Potrebbero esistere forme di vita su Proxima Centauri? Ecco gli indizi che farebbero propendere per una risposta negativa
A soli 4,2 anni luce da noi, la Proxima Centauri nelle settimane scorse ha fatto ben sperare sulla possibilità di nuove forme di vita aliene. A meno che non siano capaci di resistere a condizioni climatiche estreme, il maltempo spaziale non conferma tale ipotesi. Nei giorni che hanno preceduto il Natale 2020, l’universo scientifico è rimasto con il fiato sospeso. Dalla Proxima Centauri, la stella più vicina alla Terra, oltre il Sole, sono stati captati dagli astronomi del Breakthrough Listen Project dei segnali radio che hanno fatto pensare alla possibilità di nuove forme di vita. Da non perdere Proxima Centauri, gli astronomi rilevano un misterioso segnale: le ipotesi allo studio
Proxima Centauri e l’ipotesi di forme di vita
Il suono percepito dal radiotelescopio Parkes, posizionato in Australia, ha tenuto conto anche dei dati registrati nel corso del 2019. La frequenza di emissione di 982 megahertz, non sembrava provenire da un’antenna terrestre di un satellite in orbita né tanto meno da quasar oppure da pulsar. C’è da dire che il Seti (Search for Extraterrestrial Intelligence) si è sempre mantenuto distante, senza giungere a conclusioni troppo affrettate. Il segnale in una sola e ben specifica frequenza, molto simile a quelle emesse continuamente dalla Terra, ha fatto ben sperare gli appassionati di astronomia. Tra le possibili altre spiegazioni offerte dal Seti c’è l’ipotesi di onde radio prodotte da un pianeta con un forte campo magnetico come potrebbe essere Giove.
Proxima Centauri e le tempeste spaziali
Il mistero del segnale radio è stato presto celato. Dietro le tante cose che ancora non si conoscono di Proxima Centauri c’è il feroce maltempo spaziale. Pare che l’ipotesi di possibili forme di vita aliene sia stata rimpiazzata dalla consapevolezza della frequenza di forti perturbazioni. Nei giorni scorsi, un pianeta in orbita potrebbe essere esploso con campi magnetici e particelle pericolose. Queste particolari e violente condizioni spaziali possono in breve tempo spazzare via l’atmosfera planetaria ed esporre la superficie a radiazioni mortali.
Si tratta di eventi molto più frequenti di quanto si possa pensare
Di questi eventi, nel nostro sistema solare, se ne verificano una volta ogni dieci anni o al massimo venti, mentre su Proxima Centauri avvengono praticamente di frequente. Ciò significa che è un ambiente del tutto inospitale e che quel segnale captato giorni fa non era in realtà indicatore di possibili forme di vita aliena come gli appassionati si sarebbero aspettati, a meno che non siano capaci di resistere e tempeste spaziali di quella portata.
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