
La ricerca potrebbe stravolgere alcune certezze sull’espansione infinita dell’universo
L’evoluzione dell’universo potrebbe seguire direttrici diverse da quelle che abbiamo sempre pensato. Se fino ad ora gli scienziati avevano sempre creduto che l’universo fosse in continua espansione a causa della spinta offerta dall’energia oscura, i dati raccolti negli ultimi tre anni dal Dark Energy Spectroscopic Instrument (DESI), collocato sul telescopio Mayall presso l’Osservatorio nazionale di Kitt Peak in Arizona, avrebbero invece evidenziato una chiara riduzione della forza dell’energia oscura.
Le possibili conseguenze
In passato si era pensato che tale energia avesse una forza costante, ma gli ultimi tre anni di osservazione avrebbero dato risultati diversi che potrebbero stravolgere alcune certezze acquisite in passato. Se dapprima si era pensato che l’energia oscura avesse raggiunto il picco quando l’universo era al 70% della sua età, adesso il dato accertato è che quella forza si è ridotta del 10%. Questa nuova certezza potrebbe rimettere in discussione il modello di interpretazione dell’universo.
Si va verso un Big Bang inverso?
La teoria del “Big Freeze” potrebbe dunque non essere suffragata sulla base di questi dati rivoluzionari. E’ la tesi secondo la quale l’universo sarebbe destinato ad attraversare una fase di “grande congelamento” poiché espandendosi la luce non riuscirebbe a coprire la distanza tra le galassie. Ma se, come dimostrano i recenti studi, l’energia oscura non dovesse essere una costante, la fine dell’universo avverrebbe con un “Big Crunch” o un “Big Bang inverso”.
Cos’è l’energia oscura
L’energia “oscura” viene chiamata in questo modo perchè sfugge alla nostra visibilità, ma produce effetti gravitazionali evidenti nell’osservazione delle galassie lontane. Nonostante la teoria della Relatività di Einstein abbia spiegato molte dinamiche che riguardano proprio l’energia oscura e la sua capacità di incidere nel tessuto dello spazio-tempo, l’energia oscura presenta ancora aspetti misteriosi che neanche la scienza moderna è riuscita a scoprire.
Einstein definì l’energia oscura una “costante cosmologica”, ma se invece la densità dell’energia oscura dovesse realmente cambiare nel tempo, allora il destino dell’universo potrebbe non essere quello di espandersi all’infinito (come si era sempre pensato finora) ma potrebbe invece iniziare una fase inversa, contraendosi invece che espandersi all’infinito.
Coltivo da anni la passione per la scrittura e per i social network. La ricerca della verità, purchè animata da onestà intellettuale, è una delle mie sfide. Scrivo da diversi anni per importanti siti di informazione che mi danno l'opportunità di dare sfogo alla mia passione innata per il giornalismo.