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L’ESA rileva la minaccia del crollo di due ghiacciai dell’Antartide

Scioglimento ghiacciai, l'ESA rileva due grosse fratture nei ghiacciai nel Thwaiter e nel Pine Island

L’ESA rileva la minaccia del crollo di due ghiacciai dell’Antartide
Allarme ghiacci, immagine di repertorio fonte Pixabay.

Il crollo imminente di due grandi ghiacciai antartici rilevato attraverso i satelliti

Il cambiamento climatico prodotto dall’inquinamento atmosferico, nonché dalle abitudini e dai comportamenti poco sostenibili degli esseri umani, sta provocando una trasformazione lenta ma costante del nostro pianeta. A soffrire maggiormente la mutazione del clima sono i ghiacciai e i mari, i primi oggetto di fratture sempre più rilevanti e frequenti e i secondi, come conseguenza dei primi, soggetti a un innalzamento del loro livello di guardia. Rimanendo nell’ambito dei soli ghiacciai, l’ESA (European Space Agency, ossia l’Agenzia Spaziale Europea) ha rilevato la minaccia di un possibile crollo imminente di due grandi masse di ghiaccio situate in Antartide.

Le immagini rilevate dall’ESA

Il monitoraggio dell’ESA viene effettuato attraverso l’utilizzo di satelliti. I risultati delle immagini ottenute vengono integrati ai dati della NASA, in modo tale da fornire informazioni più approfondite da inserire all’interno degli studi scientifici. Per quanto riguarda i due ghiacciai, l’ESA ha rilevato che le fratture che ne contraddistinguevano le superfici si stanno allargando progressivamente. Ciò comporterebbe un cambiamento rilevante nella conformazione stessa dell’Antartide: nello specifico, le fratture interessano due dei ghiacciai più noti del continente australe.

Il continuo indebolimento dei ghiacciai dell’Antartide

Le fratture dei ghiacciai, fanno sapere gli scienziati dell’ESA, sono il sintomo del progressivo indebolimento dell’area in questione. Le ricerche dell’ESA, in particolare, si sono concentrate sul Thwaites e sul Pine Island, ghiacciai appartenenti all’area nota come Amundsen Sea Embayment. La loro grandezza è tale da formare una massa grande quanto l’intera Norvegia, benché composta unicamente da ghiaccio; ciò significa che, in caso di scioglimento costante delle due masse, il livello del mare potrebbe aumentare in modo vertiginoso.

Il monitoraggio costante dell’ESA

Stando ai dati in possesso dell’ESA, lo scioglimento definitivo delle due grandi masse di ghiaccio porterebbe a un aumento globale del livello del mare di oltre un metro. Si tratta di un valore incredibilmente elevato, che potrebbe comportare la scomparsa definitiva di coste, isole, cittadine costruite a ridosso di baie e simili. Sotto questo punto di vista, l’obiettivo futuro dell’ESA (un futuro immediato, logicamente) sarà quello di cercare di prevedere quale potrà essere il comportamento geologico dei due ghiacciai, tenendo in considerazione tutti i fattori in grado di concorrere al progressivo manifestarsi del fenomeno dello scioglimento (dalle condizioni degli oceani all’aumento costante del riscaldamento globale).

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Valerio Fioretti

Sono un fisico, meteo appassionato e meteorologo, scrivo da anni notizie sul web. Sono esperto di argomenti che riguardano sport, calcio, salute, attualità, alpinismo, montagna e terremoti.

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