La collisione ha portato a perdere nell’atmosfera una parte del pianeta roccioso
Una delle rappresentazione astronomiche più terrificanti, che rimane sempre nell’immaginario collettivo oltre che in quello degli esperti, è quella di un impatto planetario. Per quanto spaventoso è un elemento che gli scienziati e gli astronomi in particolare continuano a studiare; dopo la formazione di una stella, il materiale rimasto escluso dal processo comincia a girare in un vortice senza fine formando appunto i semi dei pianeti. Questa vorticosa e irruenta azione porta i corpi ad urtare continuamente tra loro, mente si incanalano nei loro sistemi. Tutta questa attività ha portato alta l’attenzione degli studi e delle ricerche a più di 95 milioni di anni luce dal nostro Pianeta, in un sistema ancora giovane ma già molto in fermento.
Impatto planetario
Su una stella vecchia di 23 milioni di anni, denominata HD 172555, è stata trovata una particolare polvere che sarebbe il risultato di un impatto talmente violento da essere riuscito ad eliminare, almeno in parte, un corpo della sua atmosfera. Un evento talmente aggressivo da poter essere rilevato e studiato, come ha ben piegato l’Astronoma del MIT Tajana Schneiderman. Di sicuro una collisione è comune ma di difficile osservazione, ed essere riusciti a trovarne le prove porta ulteriori informazioni da cui partire. Ma cosa succede all’atmosfera quando due pianeti si scontrano? Scopriamolo insieme.
Atmosfera nello scontro fra due pianeti
Queste collisioni si ritengono eventi continuativi durante la formazione di un sistema planetario, anzi, quasi indispensabili. Osservando però HD 172555 si è notata un’eccessiva quantità monossido di silicio solido e grani di dimensioni molto inferiori alla media. Particolarmente concentrata intorno ad una stella incredibilmente vicina, 10 unità astronomiche; il monossido avrebbe dovuto scomporsi visto la radiazione stellare, ma così non è stato. Quindi la soluzione a cui scienziati ed astronomi sono arrivati è un impatto di una forza e di un’irruenza gigantesche: un pianeta roccioso grande come la Terra ha avuto un impatto con un corpo più piccolo ad una velocità di ben 10 chilometri al secondo. La collisione ha portato a disperdere una parte dell’atmosfera del pianeta roccioso, spiegando di conseguenza la presenza di monossido di carbonio e della polvere di silice. CONTINUA A LEGGERE..
Conclusione
La presenza di una quantità insolita di monossido dove non dovrebbe essere, ovvero intorno ad una stella, significa, quindi, che ci sono state complicazioni e collisioni durante la formazione di un sistema. E la violenza di questo impatto porterebbe la perdita di atmosfera nel pianeta colpito.
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