Luna, il ghiaccio dei crateri non è perenne: i risultati dello studio

Il ghiaccio dei crateri non è perenne, riciclo nel giro di 2000 anni: il nuovo studio

Il nuovo studio sui crateri lunari - Foto Pixabay
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Luna, il ghiaccio dei crateri non è perenne: i risultati dello studio

Il ghiaccio dei crateri lunari è perenne? A quanto pare no. La regione del polo sud della Luna, stando a quanto si legge su Coelum.com, ospita uno degli ambienti più estremi del Sistema solare: è freddissima, craterizzata in modo massiccio e con aree costantemente esposte alla luce del Sole o al buio della notte.

Astronauti della NASA verso la Luna nel 2024

Per questo motivo la NASA ha intenzione di inviare proprio lì, nel 2024, gli astronauti del programma Artemis: la parte dei crateri in ombra, quella che non vede mai la luce del Sole, raggiunge infatti le temperature più fredde mai misurate nel Sistema solare interno. 

Sulla Luna riserve di acqua ghiacciata permanente

Si è sempre pensato che quella zona della luna fosse l’ambiente perfetto per conservare materiali, come l’acqua ghiacciata, inalterati per eoni: proprio lì sono state trovate riserve di acqua ghiacciata permanente, definite trappole di ghiaccio. 


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Luna, riserve d'acqua lentamente erose

Si sa, per ora, che le molecole d’acqua vaganti sulla superficie lunare, quando vengono catturate da queste trappole, invece di sublimare o restare coinvolte in altri eventi ambientali restano lì, congelate, poi si accumulano andando a formare una riserva perenna. Un nuovo studio ha però scoperto altro: la ricerca, sui dati dello strumento Lamp a bordo di LRO, ha scoperto che lo strato più superficiale di queste riserve d’acqua sta lentamente venendo eroso. Alcune aree di questi crateri polari, secondo gli esperti, intrappolano acqua e basta. Ma ci sono delle particelle di vento solare e meteoriti che colpiscono la superficie e innescano reazioni che si verificano in genere a temperature superficiali più calde.

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Luna, riciclo dei ghiaccio nel giro di 2000 anni

Qui sulla terra le particelle cariche di vento solare e micrometeoriti vengono neutralizzati dalla nostra atmosfera, mentre sulla Luna arrivano senza filtri e bombardano così l’intera superficie, incluse le superfici di ghiaccio perenne. Fuori dalla zona d’ombra le particelle ghiacciate sublimano o si perdono in altri processi ambientali; non è ancora chiaro, però, se l’acqua poi si ripristina allo stesso modo o se queste riserve sono destinate a consumarsi. E non è tutto: secondo lo stesso studio, il ghiaccio trovato in questi crateri potrebbe non essere così antico e perenne come si pensava ma subire appunto una sorte di riciclo e rinnovarsi nel giro di 2000 anni. 

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Biagio Romano

Classe '93, napoletano di nascita, interista di fede. Scrivo sul web da quando avevo 16 anni: prima per hobby, poi per lavoro. Curioso di natura, amo le sfide (soprattutto vincerle). Mi affascinano il mondo dell'informazione e quello della comunicazione.