Marte, entro quanti anni il primo uomo sbarcherà sul Pianeta Rosso? La roadmap di Luca Parmitano
Poco più di 51 anni fa, il 20 luglio 1969, l’uomo mise per la prima volta piede sulla Luna grazie alla missione Apollo 11: il primo in assoluto fu Neil Armstrong, seguito da Buzz Aldrin. Oggi, dopo oltre mezzo secolo, l’uomo ha intenzione non solo di tornare nuovamente sul satellite naturale della Terra ma di andare oltre: mettere piede su Marte. A che punto è la corsa verso il pianeta rosso? A fare il punto ci ha pensato, come si legge su Everyeye.it, l’astronauta italiano Luca Parmitano.
Il primo uomo su Marte entro i prossimi 25 anni?
Esplorare di persona Marte è senza dubbio tra le priorità dell’umanità: secondo Parmitano si tratta di un obiettivo realizzabile entro i prossimi 25 anni, “se entro una decade andremo sulla Luna”. L’astronauta, insomma, nel corso di un collegamento da Houston per un oncontro organizzato da ASI ed ESA, ha stilato una sorta roadmap: entro 10 anni, verosimilmente, torneremo sul satellite naturale, entro un quarto di secolo sarà poi la volta del pianeta rosso. È necessario, però, che le grandi agenzie spaziali si mettano d’accordo su un progetto valido per creare la base per un aggregamento “che porti nelle prossime decadi l’uomo su Marte”.
Tornare sulla Luna è un passo fondamentale verso Marte
Ormai ci siamo, quindi: Marte non è mai stato così vicino. Bisogna, però, fare un passo alla volta: “Gli astronauti devono avere molta pazienza: nello spazio è meglio la gallina domani che l’uovo oggi”. Non è importante, spiega l’astronauta, quanto presto volerai ma quanto importante è il contributo che tu possa dare a una missione: per quanto motivo ad avere la priorità è il progetto lunare, passo indispensabile per procedere successivamente con l’esplorazione interplanetaria. Primo passo, come dichiarato anche dal presidente dell’Agenzia Spaziale Italiana Giorgio Saccoccia, è quindi andare sulla Luna per rimanerci e colonizzare la Stazione Spaziale Orbitale.
Il contributo dell’Italia
Anche l’Italia sta dando il suo importante contributo per riportare l’uomo sulla Luna e in tal senso la speranza è che anche un astronauta italiano possa mettere piede sul nostro satellite naturale: tra i progetti più importanti in tal senso c’è Artemis della Nasa, organizzato per avere come step successivo quello dello sbarco su Marte. Le tecnologie per farlo ormai sono quasi pronte, ma ora c’è bisogno di volontà e risorse in ambito internazionale.
La prima missione degli Emirati Arabi su Marte
Pochi giorni fa, intanto, è partita la prima missione spaziale degli Emirati Arabi su Marte: il lancio del veicolo spaziale HOPE è infatti avvenuto con successo dal centro spaziale di Tanegashima in Giappone alle 23:58 di domenica 19 luglio 2020. Entro febbraio 2021 la sonda dovrebbe raggiungere l’orbita del pianeta rosso per poi orbitarlo per 687 giorni terrestri, ovvero per un intero anno marziano, senza però atterrarci. L’obiettivo della missione è quello di fornire un’immagine completa delle dinamiche meteorologiche nell’atmosfera di Marte, anche se in realtà c’è un progetto ben più ambizioso: costruire un insediamento umano sul pianeta rosso entro il prossimo secolo.
Classe '93, napoletano di nascita, interista di fede. Scrivo sul web da quando avevo 16 anni: prima per hobby, poi per lavoro. Curioso di natura, amo le sfide (soprattutto vincerle). Mi affascinano il mondo dell'informazione e quello della comunicazione.