Marte non adatto ad ospitare la vita (e non lo è mai stato), probabilmente
Da ormai diversi anni gli occhi di astronomi ed altri addetti ai lavori sono rivolti verso Marte: il pianeta rosso è oggetto di studi ed esplorazione, con l’obiettivo di riuscire a breve di poter effettuare la prima spedizione umana, magari per “colonizzarlo”. Un nuovo studio, però, infrange i sogni di tanti: la ricerca di vita su Marte si complica, visto che molto probabilmente il pianeta rosso non è adatto ad ospitare la vita e forse non lo è mai stato. Ma andiamo con ordine. Leggi anche Tracce di molecole necessarie alla vita su un disco protoplanetario: l’ultima scoperta
Il pianeta rosso è troppo piccolo per trattenere l’acqua
Secondo uno studio pubblicato sulla rivista Proceedings of the National Academy of Sciences, Marte non è adatto alla vita: il pianeta, come riporta Agi.it, potrebbe essere troppo piccolo per trattenere adeguate quantità d’acqua necessarie allo sviluppo della vita. È questa l’ipotesi formulata dagli scienziati della Washington University di St. Louis, che hanno analizzato i meteoriti marziani sulla Terra. Leggi anche Un rilevatore di materia oscura potrebbe aver individuato tracce di una forza misteriosa
Perché non troviamo acqua in superficie?
Marte, anche se ci sono prove sulla presenza passata dell’acqua, al momento non mostra segni di acqua liquida in superficie. Per quale motivo? Due le possibili spiegazioni: l’indebolimento del campo magnetico del pianeta o l’impatto con un altro corpo celeste. Secondo Kun Wang della Washington University, comunque, “il destino di Marte potrebbe essere stato deciso fin dall’inizio: probabilmente i pianeti rocciosi devono raggiungere una determinata dimensione per poter trattenere quantità d’acqua compatibili con lo sviluppo della vita”. Leggi anche Ecco perchè la Luna ha meno crateri di quanto dovrebbe
La spiegazione degli studiosi
Gli scienziati hanno utilizzato gli isotopi stabili dell’elemento potassio per stimare la presenza, la distribuzione e l’abbondanza di elementi volatili su diversi corpi planetari: il potassio, moderatamente volatile, potrebbe essere una sorta di tracciante per composti più volatili come l’acqua: analizzando 20 meteoriti marziani, gli studiosi hanno determinato che durante la sua formazione Marte ha perso molto più elementi volatili rispetto alla Terra.
Si riducono i pianeti abitabili?
Come spiegato da Klaus Mezger, altro autore dello studio, dell’Università di Berna, “questo lavoro mostra che esiste una fascia di dimensioni molto ristretta per cui i pianeti possono trattenere abbastanza acqua da consentire lo sviluppo della vita. Speriamo che le nuove scoperte possano guidare gli astronomi nella ricerca di esopianeti potenzialmente abitabili in altri sistemi stellari.
Classe '93, napoletano di nascita, interista di fede. Scrivo sul web da quando avevo 16 anni: prima per hobby, poi per lavoro. Curioso di natura, amo le sfide (soprattutto vincerle). Mi affascinano il mondo dell'informazione e quello della comunicazione.