Marte, e se la vita fosse sotto la superficie?
Tra le attività che appassionano maggiormente gli astronomi c’è la ricerca di vita aliena: è un attività che facciamo per lo più scrutando la superficie dei pianeti, ma forse sbagliando approccio. Probabilmente, infatti, sui pianeti a noi più vicini – quindi anche su Marte – la vita c’è ma andrebbe cercata sotto la superficie: è quanto suggerisce uno studio pubblicato su Astrobiology. Secondo Jack Mustard, professore della Brown University e coautore dello studio, “se vogliamo pensare alla possibilità di vita attuale, è assolutamente il sottosuolo il luogo in cui si svolge l’azione”. Leggi anche Perseverance, estratti con successo 5 grammi di ossigeno da Marte: i dettagli
Sulla Terra un vaso bioma nel sottosuolo
Esempio palese, come si legge su Blueplanetheart, ne è proprio la Terra, che ospita un vasto bioma nel sottosuolo: le creature che vi abitano, in assenza della luce del Sole, sopravvivono utilizzando i sottoprodotti delle reazioni chimiche prodotte quando le rocce entrano a contatto con l’acqua: nella miniera canadese di Kidd Creek, ad esempio, sono presenti dei microbi solfatoriduttori che vivono a 1600 metri sottoterra, in un’acqua che non vede la luce del Sole da oltre un miliardo di anni. C’è da capire, però, se su Marte possano esistere gli elementi che danno vita alle reazioni chimiche che permettono l’esistenza di questi microbi. Leggi anche Sulla Terra piovono oltre 5000 tonnellate di polvere extraterrestre l’anno: ecco da dove proviene
Gli elementi a favore di Marte
Grazie a Curiosity ed altri veicoli spaziale orbitanti, oltre a studi sulla composizione di meteoriti marziani caduti sulla Terra, possiamo avere alcune risposte in tal senso: secondo alcuni studi, ad esempio, in diversi tipi di meteoriti marziani ci sono ingredienti in abbondanze adeguate per sostenere habitat estremi simili a quelli presenti sulla Terra. A favorire Marte c’è anche l’assenza di un sistema di tettonica a placche, che permette ai terreni di rimanere in gran parte indisturbati. È proprio per questo che, secondo gli autori, è fondamentale cercare la vita nel sottosuolo marziano. Leggi anche Un nuovo telescopio potrebbe trovare vita extraterrestre entro 5-10 anni: ecco come e tutti i dettagli
Necessario trovare acqua allo stato liquido
Resta, però, una grande incognita: elemento fondamentale, infatti, è la presenza di acqua allo stato liquido. Sappiamo, secondo alcuni studi, dell’esistenza passata di un sistema di acque sotterranee, e non è da escludere che esistano anche oggi. Esplorare il sottosuolo marziano, per l’uomo è una sfida difficile ma non impossibile: presto piccole sonde di perforazione potrebbero riuscire nell’impresa.
Le dichiarazioni dell’esperto
Secondo Roberto Orosei, ricercatore dell’Inaf, “si tratta certamente di un lavoro molto interessante per le sue implicazioni nella ricerca della vita su Marte, dove, come sulla Terra, la temperatura del terreno aumenta con la profondità. Scendendo abbastanza, quindi, si arriva a un punto in cui l’acqua nel terreno è liquida e la vita potrebbe essere possibile”. Una profondità, però, stimata in più di un chilometro: le tecnologie attuali probabilmente non permettono di scavare così a fondo, ma in futuro perché no?
Classe '93, napoletano di nascita, interista di fede. Scrivo sul web da quando avevo 16 anni: prima per hobby, poi per lavoro. Curioso di natura, amo le sfide (soprattutto vincerle). Mi affascinano il mondo dell'informazione e quello della comunicazione.