Marte, il rover Perseverance a caccia di forme di vita in un lago: ecco cosa sta succedendo
Il rover Perseverance sta per perforare crateri rocciosi per raggiungere un lago antico sotterraneo: tutti i dettagli sulla "missione"
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Marte, il rover Perseverance a caccia di forme di vita in un lago: ecco cosa sta succedendo
Prosegue il lavoro di Perseverance su Marte: da qualche mese ormai il rover spedito sul “pianeta rosso" è impegnato a cercare tracce di forme di vita aliene, il che rappresenterebbe una grandissima scoperta per l'umanità. Ora Perseverance, come riportato da Ansa.it, è chiamato ad un compito importante ovvero penetrare il suolo all'interno del cratere Jerezo, che un tempo ospitava un antico lago, con il suo braccio robotico. Ora si cercherà di capire, attraverso il lavoro di Perseverance, se le rocce marziane sono formate da sedimenti che potrebbero aver conservato tracce di forme di vita, oppure se sono di origine vulcanica (in questo secondo caso fornirebbero indicazioni importanti per ricsotruire la storia del lago stesso). PALLA DI FUOCO ILLUMINA IL CIELO NELLA NOTTE, ECCO DOVE
Ecco cosa dovrà fare Perseverance
Perseverance dovrà nello specifico affidarsi ad un abrasore per grattare la superficie delle rocce, erose dal vento e ricoperte da sabbia e polvere: a quel punto Pixl e Sherloc, due strumenti del braccio robotico, in un secondo momento analizzeranno i campioni raccolti dai punti di vista chimico e mineralogico. La struttura interna di ciò che verrà trovato nell'antico lago sarà decisiva. Al termine delle analisi preliminari Perseverance selezionerà i campioni più adatti da riportare sulla Terra per ulteriori analisi.
Scoperto un vulcano “attivo" su Marte: ecco tutti i dettagli
Continuano a giungere notizie interessanti riguardo Marte, il “pianeta rosso" su cui l'uomo potrebbe approdare tra qualche anno: nonostante al momento non ci siano forme di vita, a causa del clima assolutamente sfavorevole, pare che sia stato rinvenuto un vulcano attivo negli ultimi 50mila anni. Si tratta di un deposito di lava rinvenuto sulla regione vulcanica Elysium Planitia da un team di ricercatori dell'Arizona (Stati Uniti), ma non è tutto: oltre ad esso gli scienziati hanno trovato un altro deposito lavico su un'ampia pianura liscia appena a nord dell'equatore di Marte. Cosa significa? Che forse su Marte in passato la vita c'è stata davvero…
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Le parole degli esperti
“Questo – ha dichiarato l'astronomo David Horvath del “Planetary Science Institute" e dell'Università di Arizona – potrebbe essere il più giovane deposito vulcanico mai documentato su Marte. Se dovessimo comprimere la storia geologica di Marte in un solo giorno, ciò sarebbe avvenuto nell'ultimo secondo. L'interazione del magma ascendente e il substrato ghiacciato di questa regione potrebbe aver fornito condizioni favorevoli per la vita microbica abbastanza recentemente e aumenta la possibilità di vita esistente in questa regione". Gli scienziati continueranno ad analizzare i dati raccolti, integrandoli con quelli prodotti dalle missioni attualmente in corso su Marte, ma si continua a coltivare la speranza che il “pianeta rosso" abbia veramente ospitato la vita e non così tanto tempo fa. Ed ecco perché.
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Cosa c'è intorno ai depositi vulcanici di Marte
Il deposito vulcanico a nord di Marte, secondo gli studi, ha un'elevata inerzia termica e include materiale ricco di pirosseno ad alto contenuto di calcio, il quale è distribuito simmetricamente attorno a un segmento di fessure. Questo potrebbe significare che è stata un'esplosione vulcanica a generarlo. Inoltre si trova sopra a colate di lava circostanti, motivo in più per pensare che non si tratterebbe di un fenomeno avvenuto moltissimi anni fa…
Laureato in Scienze Politiche e giornalista pubblicista, fin dai primi anni di liceo ho sempre coltivato la passione per la scrittura. Mi sono sempre occupato di scrivere notizie relative a tutto ciò che riguarda l'attualità. Esperto nel settore relativo alla salute e in quello scientifico-tecnologico, appassionato di cronaca meteo, geofisica e terremoti.
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