Marte, tracce di ossigeno nell'atmosfera: non ancora chiara l'origine

Tracce di ossigeno rilevate nell'atmosfera di Marte: si origina dal suolo? Le ipotesi

Ossigeno nell'atmosfera di Marte, lo studio - Foto Pixabay
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Marte, tracce di ossigeno nell'atmosfera: non ancora chiara l'origine

Ossigeno nell’atmosfera su Marte? Rilevate le prime tracce. E ora, dopo il metano, per gli scienziati c’è un nuovo rebus da risolvere: come si legge su Repubblica.it, sembra ci sia qualcosa che produce quantità impreviste di ossigeno per poi riassorbirlo.

Ancora ignote la fonte dell'ossigeno

L’ossigeno, lo sappiamo, è uno dei gas più preziosi per la vita come la conosciamo: il meccanismo che lo produce su Marte, però, è ancora ignoto. Per gli esperti, quindi, ci sarà da lavorare: la presenza di ossigeno è un punto chiave in vista dell’esplorazione e di un’eventuale colonizzazione del pianeta rosso.

Curiosity ha già trascorso oltre 6 anni su Marte

Da ormai diversi anni, ovvero dal 2012, il rover della Nasa Curiosity è su Marte e fiuta costantemente l’atmosfera del cratere Marte: sul pianeta rosso, dove un anno dura 687 giorni, ha trascorso tre interi anni e i relativi cambi di stagione. E di recente, per la prima volta, gli scienziati sono riusciti a notare un andamento ciclico delle concentrazioni di gas (come ossigeno e metallo).


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Ossigeno nell'atmosfera di Marte, lo studio

A rivelare la presenza di ossigeno nell’atmosfera di Marte è stato uno studio pubblicato sul Journal of Gephysical Research: Planets, secondo cui l’ossigeno sul pianeta rosso in alcune stagioni aumenta la sua concentrazione del 30%. Si tratta di una percentuale molto importante che il team di geologi, chimici e paleontologi coordinati da Melissa Trainer della Nasa non riescono a spiegare. 

Come si comportano i gas su Marte

L’atmosfera di Marte, lo ricordiamo, varia molto in base alle stagioni: nelle stagioni calde, infatti, la temperatura sale oltre il punto di fusione del biossido di carbonio e la pressione atmosferica cresce. Argon e azoto, in questa dinamica, si comportano secondo le attese, ovvero crescendo e oscillando in base alla presenza di CO2: l’ossigeno, invece, no; quest’ultimo gas, infatti, mostra picchi in attesi e livelli più bassi rispetto in inverno rispetto a quelli spiegabili dalla chimica.

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Le prossime missioni spaziali sveleranno il segreto?

Gli scienziati, come spiega Melissa Trainer, stanno facendo il possibile per spiegare questo fenomeno. Secondo gli studi, la variazione della presenza dell’ossigeno non è imputabile a dinamiche atmosferica. A quanto pare c’è una causa chimica che lo fa dissipare non ancora conosciuta. La prima spiegazione suggerisce una possibile fonte geologica, anche se Curiosity non ha gli strumenti per distinguerle: in tal senso potrebbero essere molto utili Mars 2020 e Rosalind Franklin, rover dell’Esa che arriverà su Marte nel 2021. Per ora sono esclusi un errore dello strumento o di un fenomeno che avviene nell’atmosfera. L’ipotesi più verosimile, quindi, è che tutto questo ossigeno si origina dal suolo. 

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Biagio Romano

Classe '93, napoletano di nascita, interista di fede. Scrivo sul web da quando avevo 16 anni: prima per hobby, poi per lavoro. Curioso di natura, amo le sfide (soprattutto vincerle). Mi affascinano il mondo dell'informazione e quello della comunicazione.