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Giovedì 14 Novembre
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Marte, una sonda italiana sul Pianeta Rosso: ecco di cosa si tratta

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Gli scienziati italiani saranno impegnati per portare una sonda su Marte entro il 2027 con il lanciatore spaziale Vega, sviluppato dall'ASI e dall'ESA

Marte, una sonda italiana sul Pianeta Rosso: ecco di cosa si tratta
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Marte, una sonda italiana sul Pianeta Rosso

Il sogno di raggiungere Marte non sarà più tale ma diventerà realtà. Su ilmattino.it si legge che a Napoli, più precisamente al Polo Tecnologico Aerospaziale Fabbrica dell’Innovazione di via Gianturco, c’è stata una riunione che ha visto protagonisti gli uomini delle istituzioni, del mondo accademico e imprenditoriale per parlare di una mission epica, lanciare una sonda sul Pianeta Rosso nel 2027 messa a punto da scienziati italiani.

La riunione di Napoli

Protagonista della riunione è stata la presentazione della Small Mission to Mars, in cui saranno impegnati i distretti aerospaziali di Campania e Sardegna. Il punto di forza della missione è la sua affidabilità ed economicità, grazie all’uso di tecnologia di apertura e protezione termica Irene sviluppata proprio Ali che ospitava l’evento. Il progetto è stato presentato da molti scienzati del campo dell’esplorazione planetaria.

Marte è lontano ma la missione è fondamentale

Il presidente del distretto aerospaziale campano, Luigi Carrino, ha detto “Marte è lontano, ma per capire il futuro del nostro pianeta, diventa fondamentale pensare a una missione sul Pianeta Rosso“. Concorda in pieno con la sua dichiarazione quello della Sardegna che aggiunge “Speriamo di riuscire a trovare al più presto i fondi per poter partire“. Il responsabile divisione Spazio del Centro Italiano Ricerche Aerospaziali, Salvatore Borrelli ha parlato in modo entusiastico della sfida “Siamo qui per parlare delle capacità del territorio, meridionale e italiano per concepire una missione tutta italiana per inviare una sonda su Marte anche attraverso la nuova tecnologia Irene”.

Gli obiettivi della missione

La missione Sms si pone tre traguardi. La produzione in sito di manufatti tramite l’uso delle risorse presenti su Marte, sulla base di un brevetto del Dass. In secondo luogo una mappatura della superficie del Pianeta Rosso tramite l’uso di un drone, specialmente nei punti e luoghi dove non sono arrivati altri strumenti in passato. L’ultimo obiettivo è l’analisi delle polveri marziane. Per sviluppare la missione ci vorranno 7 anni e un notevole impiego di risorse finanziarie, circa 50.000.000 euro, escluso l’acquisto del servizio di lancio con Vega.

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