Un gruppo di scienziati ha analizzato il contenuto di due meteoriti caduti sulla Terra e hanno scoperto l’esistenza di materiali superconduttori
Gli scienziati e ricercatori dell’Università di San Diego in California hanno condotto delle ricerche sui meteoriti. Secondo i risultati di questa ricerca, i meteorito sono qualcosa di più che semplici detriti spaziali, come riporta Sciencealert.com. All’interno di queste rocce infatti sono stati individuati dei minerali extraterrestri che, non solo non sono mai stati trovati prima, ma sembrano essere più vecchi dello stesso Sistema Solare. I materiali scoperti sono dei superconduttori, ovvero dei componenti che possiedono delle proprietà fisiche in grado di garantire una conducibilità elettrica perfetta. In pratica questo significa che non è presente nessun tipo di resistenza elettrica all’interno dei meteoriti studiati. Si tratta di un fenomeno incredibilmente raro, soprattutto nei composti naturali presenti sulla Terra. Quindi i materiali in orbita nello spazio potrebbero essere molto diversi da come ce li aspettiamo. Sarebbe quindi plausibile pensare che determinati eventi astronomici possano creare condizioni, come temperature molto alte e pressioni estremamente elevate, in grado di creare materiali di questo genere. Perciò i meteoriti potrebbero essere dei naturali superconduttori forgiati dallo spazio.
Lo studio dell’Università di San Diego
Lo studio portato avanti dagli specialisti dell’Università di San Diego si è concentrato su quindici frammenti di meteoriti diversi. Gli esperti hanno sottoposto i campioni a diverse tecniche, tra cui il campo magnetico modulato e la spettroscopia a microonde. I risultati ottenuti dai test hanno rilevato la superconduttività all’interno dei frammenti di meteoriti analizzati. I campioni più promettenti sono stati quelli di un meteorite di ferro tra i più grandi mai trovati, chiamato Mundrabilla ritrovato in Australia nel 1911, e GRA95205, scoperto in Antartide circa un quarto di secolo fa. Entrambe le rocce analizzate contenevano piccolissime quantità di granuli superconduttori, ma erano abbastanza da essere ritenute interessanti.
I materiali superconduttori
In generale i materiali superconduttori naturalmente presenti in natura sono molto insoliti. Questa scoperta però è particolarmente significativa in quanto indica l’esistenza di materiali superconduttivi anche nello spazio. Secondo il fisico e nano-scienziato James Wampler: “le misurazioni effettuate hanno indicato la probabile presenza di leghe di piombo, indio e stagno”. Si tratta quindi di una scoperta formidabile dato che un minerale superconduttore come il piombo, per di più nella sua forma originale, è raro in natura. “Per quanto ne sappiamo non esistono altre segnalazioni della presenza di questi materiali in queste quantità” aggiunge il fisico dell’Università di San Diego.
La presenza di superconduttori
Il fatto che questi materiali superconduttori siano stati scoperti in due diversi meteoriti e in campioni così piccoli significa molto. In primo luogo sarebbe una conferma della presenza nello spazio di questi materiali superconduttori, anche in quantità molto superiori. Inoltre le loro proprietà potrebbero avere degli effetti diversi nel loro ambiente naturale, e quindi quello astronomico. Infatti la presenza di particelle e materiali superconduttori nelle regioni più fredde dello spazio potrebbe avere delle implicazioni nella stessa struttura degli oggetti stellari.
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