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Missione sulla Luna, la Nasa cerca soluzioni energetiche alternative all’energia solare

La NASA sta valutando di affidarsi a soluzioni energetiche alternative al Sole per permettere ai veicoli spaziali di raggiungere la Luna

Missione sulla Luna, la Nasa cerca soluzioni energetiche alternative all’energia solare
Foto Pixabay

Missione sulla Luna, la Nasa cerca soluzioni energetiche alternative all’energia solare

Il desiderio della NASA (e dell’umanità tutta) di tornare sulla Luna, alla scoperta di nuove particolarità del nostro satellite naturale, non si è mai sopito. Se tra gli anni ’60 e gli anni ’70 le missioni lunari si sono concentrate sulla necessità di studiare le caratteristiche del pianeta (seppur in maniera superficiale), l’obiettivo per il millennio in corso è quello di dare il via a esplorazioni più prolungate, che non consistano unicamente nella classica “camminata” spaziale. È ovvio, però, che per raggiungere un simile obiettivo sarà necessario vantare nuove forme di alimentazione energetica, specie se si considera che la Luna è esposta alla luce del Sole in maniera completamente differente rispetto alla Terra. FOSFINA SU VENERE, CHE COS’É LA SOSTANZA CHE ORBITA INTORNO AL PIANETA

La collaborazione tra NASA e partner esterni

L’ultima idea dell’agenzia spaziale americana, da questo punto di vista, è quella di far sì che le missioni lunari possano essere alimentate anche nell’oscurità, soprattutto se si tiene a mente che le notti, sulla Luna, possono durare anche per più due settimane. A causa di simili condizioni ambientali, l’energia solare potrà essere sfruttata solo parzialmente. Per ovviare il problema, dunque, la NASA ha avviato collaborazioni con partner esterni, in modo tale da individuare soluzioni plausibili per poter “sostare” sul satellite anche in mancanza dell’incidenza dei raggi solari. ECCO QUANTE RADIAZIONI ARRIVANO SULLA TERRA DALLA LUNA E COSA COMPORTANO

“Watts on the Moon”, il progetto NASA-HeroX

Un esempio delle collaborazioni in atto è quello che vede la NASA ed HeroX, piattaforma di crowdfunding, lavorare in sinergia al fine di trovare una soluzione a quanto esposto. Il progetto tra le due aziende è stato denominato “Watts on the Moon”, e prevede un premio sino a un massimo di 5 milioni di dollari per coloro che riescano a trovare idee valide e alternative per alimentare l’energia delle sonde da inviare sulla Luna. ANCHE L’ITALIA ANDRÁ SULLA LUNA: L’OK DELLA NASA

Le tre singole fasi del progetto

Il progetto NASA-HeroX sarà diviso in tre fasi distinte. Nella prima fase si richiederà ai partecipanti di proporre soluzioni per gli obiettivi da raggiungere, con i giudici NASA che potranno scegliere sino a tre progetti vincitori (ai quali andranno 100.000 dollari ciascuno). Nella seconda fase si richiederà di sviluppare i prototipi dei progetti passati in rassegna, dopodiché, qualora un team o un’azienda sia in grado di accedere alla terza fase (dopo essersi dimostrata capace ed efficiente), si avvierà una collaborazione effettiva direttamente con la NASA, al fine di realizzare l’hardware vero e proprio che, di fatto, verrà lanciato in futuro sul nostro satellite.

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Valerio Fioretti

Sono un fisico, meteo appassionato e meteorologo, scrivo da anni notizie sul web. Sono esperto di argomenti che riguardano sport, calcio, salute, attualità, alpinismo, montagna e terremoti.

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