Misterioso raggio blu dalla Stazione Spaziale Internazionale: ecco di cosa si tratta
Iper suggestivo l’evento astronomico ripreso dalla Stazione Spaziale Internazionale: come riportato da ScienzeNotizie.it uno strano raggio blu è stato avvistato dalla ISS sull’atmosfera terrestre (precisamente sopra l’Oceano Pacifico). Si tratta di un impulso di forma conica, somigliante ad una scarica elettrica e paragonabile ad un fulmine dalla durata di poche frazioni di secondo, che ha attirato l’attenzione sia degli scienziati che dei semplici appassionati per la sua particolarità. Gli esperti ritengono che questo misterioso raggio blu di origini sconosciute sia nato dallo scontro tra cariche elettriche positive (nelle regioni superiori alle nuvole temporalesche della stratosfera) e cariche elettriche negative presenti al confine della nube e gli strati superiori dell’atmosfera. Sono ancora in corso analisi da parte degli studiosi, grazie alle immagini raccolte dalla Stazione Spaziale Internazionale, per saperne di più! ECCO GLI EVENTI ASTRONOMICI PIÚ IMPORTANTI DEL 2021
Il destino della Stazione Spaziale Internazionale: ecco cosa accadrà in futuro
La Stazione Spaziale Internazionale, nota a livello globale come ISS (International Space Station), svolge un importantissimo lavoro da poco più di vent’anni. Era il 20 novembre 1998 quando la Stazione, dopo essere stata assemblata, venne lanciata in orbita. Per quanto le sue mansioni siano state svolte in modo egregio, però, anche la stazione spaziale, tra il 2024 e il 2028, potrebbe terminare definitivamente le sue funzioni. Si tratta di un processo naturale che interessa qualsiasi altra struttura concepita per il raggiungimento degli scopi astrali (come quelli perseguiti dall’ISS per più di vent’anni).
Il decadimento della Stazione
Quella dell’ISS è una storia affascinante. Per oltre due decenni la struttura ha ospitato gli astronauti in orbita attorno alla Terra, pochi esseri umani che, dopo anni di studi e di esercizio, hanno avuto la fortuna di sorvolare il pianeta attraverso i mezzi più avanguardistici mai costruiti dall’uomo. Tuttavia, il decadimento dell’ISS sembra essere inevitabile. Rimanere in orbita in eterno è un qualcosa di impensabile, anche per una struttura futuristica e altamente tecnologica come la sua. Al fine di mantenerla in vita, dunque, perlomeno per gli ultimi anni di piena operatività, sono necessarie spinte costanti e continue iniezioni di carburante, operazioni essenziali per evitare che la Stazione possa “crollare” e terminare anzitempo il suo servizio. LA NASA É PRONTA A TORNARE SULLA LUNA: ECCO QUANDO
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Smantellamento e distruzione della Stazione Spaziale Internazionale
I voli dal pianeta Terra che continueranno a garantire carburante alla Stazione Spaziale dovrebbero perdurare sino al 2024. Entro quella data, si prevede che la Stazione abbia completato definitivamente le sue mansioni, tanto da poter programmare un rientro. Tra 2024 e 2028, dunque, la Stazione dovrebbe essere oggetto di un primo smantellamento parziale. E oltre il 2028? Le fonti ufficiali, in merito non chiariscono definitivamente la questione. Da un lato, sembra che la NASA abbia in programma di riutilizzare l’ISS garantendone l’accesso ai privati; dall’altro, però, ipotesi più plausibile, vi è la possibilità che la struttura rimanga in orbita sino a data destinarsi, fin quando non verrà distrutta dai “pericoli” dello Spazio (passaggio di corpi celesti).
De-orbitare la Stazione Spaziale Internazionale
Infine, un’ultima ipotesi accreditata riguarda la distruzione della Stazione attraverso un’operazione di “de-orbita”, ossia la trasmissione volontaria di carburante all’interno dei propulsori della macchina. Ciò comporterà lo scoppio di un incendio, il quale porterà la Stazione ad allontanarsi progressivamente verso lo Spazio aperto (per effetto della combustione in atto).
Laureato in Scienze Politiche e giornalista pubblicista, fin dai primi anni di liceo ho sempre coltivato la passione per la scrittura. Mi sono sempre occupato di scrivere notizie relative a tutto ciò che riguarda l'attualità. Esperto nel settore relativo alla salute e in quello scientifico-tecnologico, appassionato di cronaca meteo, geofisica e terremoti.