Nasa, asteroide verso la Terra: avviata l'esercitazione di difesa planetaria, ecco come è andata
Il rapporto della Nasa rivelato avaro di dettagli su ciò che il mondo potrebbe effettivamente fare per prevenire l’impatto di un asteroide
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L'esercitazione ha ipotizzato il potenziale impatto di un asteroide evidenziando alcune lacune chiave
Nella giornata di giovedì la NASA ha pubblicato il riassunto della quinta esercitazione biennale di difesa planetaria, evidenziando le difficoltà che oggi l'umanità incontrerebbe nell'affrontare un potenziale impatto di un asteroide. Come ha fatto sapere l'ente spaziale americano esisterebbero akcune “lacune chiave” nella comprensione di come coloro che rispondono alla crisi prenderebbero decisioni e valuterebbero i rischi, quanto il mondo è pronto a lanciare missioni spaziali preventive, e su come potrebbero essere gestiti eventuali disastri derivanti da un impatto.
Come si è svolta l'esercitazione
L'esercitazione ha simulato anche le possibili dinamiche che si instaurerebbero tra le nazioni che dovrebbero coordinarsi. per diffondere le allerte ai propri cittadini. L'esercitazione, che si è svolta nello scorso mese di aprile presso il Johns Hopkins Applied Physics Laboratory nel Maryland, ha chiesto ai partecipanti di diverse organizzazioni statunitensi e internazionali di pianificare un potenziale impatto di un asteroide entro il 2038. L’asteroide immaginario ha avuto una probabilità del 72% di colpire la Terra, con una traiettoria di impatto che è iniziata nel Pacifico meridionale, ha viaggiato da sud-ovest a nord-est sopra il Messico, gli Stati Uniti e il nord Atlantico e ha attraversato la penisola iberica nell’Africa settentrionale. Questa traiettoria ipotetica metterebbe a repentaglio l'esistenza di città molto popolose come Dallas, Washington D.C., Madrid e Algeri.
Lo scenario ipotetico
Ai partecipanti non sono state fornite le dimensioni e la composizione esatte dell'asteroide, anche se è stato detto loro che un impatto avrebbe potuto “devastare un'area su scala regionale o nazionale". Lo scenario presupponeva anche che le osservazioni di follow-up sarebbero state impossibili per sette mesi dopo il rilevamento iniziale dell'asteroide mentre passava dietro il sole dalla linea di vista della Terra. Questa perdita di tempo di osservazione ha rappresentato un grave ostacolo alla capacità dei partecipanti di pianificare una risposta in modo rapido ed efficace. Si è scoperto che informazioni più dettagliate sull'asteroide ridurrebbero le incertezze sulle potenziali conseguenze di un impatto, consentendo così un migliore processo decisionale da parte delle istituzioni.
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Cosa si dovrà fare in futuro
Il rapporto si è però rivelato avaro di dettagli su ciò che il mondo potrebbe effettivamente fare per prevenire l’impatto di un asteroide. E' stato evidenziato come solo una tecnologia – e cioè l’impatto cinetico diretto – è stata in grado di alterare con successo l’orbita di un asteroide, e in una sola occasione. Il velivolo Double Asteroid Redirection Test della NASA si è scontrato con l'asteroide Dimorphos nel 2022, accorciando la sua orbita attorno all'asteroide genitore Didymos di 32 minuti. La collisione segna la prima e unica volta in cui gli esseri umani hanno alterato intenzionalmente l’orbita di un corpo celeste naturale.
La NASA ha raccomandato alle altre agenzie spaziali di effettuare ulteriori test di impatto cinetico e di sperimentare nuove tecnologie di deflessione degli asteroidi. Si è evidenziato come la politica potrebbe diventare una zavorra nei processi decisionali, rallentando i tempi d'azione finchè l'impatto non venga considerato certo.
Le tensioni internazionali e la mancanza di fiducia potrebbero ostacolare ulteriormente la capacità dei paesi di coordinarsi in materia di prevenzione, mitigazione dei potenziali disastri e di comunicazione al pubblico.
Nonostante le incertezze, oltre il 75% dei partecipanti ha riferito di aver concluso l'esercitazione sentendosi più preparato ad affrontare le sfide legate all’impatto di un asteroide. Solo una piccola minoranza ha affermato di essere fermamente convinta che il mondo sia adeguatamente pronto a pianificare e implementare missioni di prevenzione degli impatti nello spazio.
Coltivo da anni la passione per la scrittura e per i social network. La ricerca della verità, purchè animata da onestà intellettuale, è una delle mie sfide. Scrivo da diversi anni per importanti siti di informazione che mi danno l'opportunità di dare sfogo alla mia passione innata per il giornalismo.