La NASA ha finanziato lo studio Southwest Research Institute che studierà la fattibilità del progetto di tornare su Plutone
Il ritorno su Plutone è un nuovo obiettivo dichiarato della NASA. E’ stato infatti finanziato uno studio denominato Southwest Research Institute (SwRI) che dovrà studiare la fattibilità dell’ambizioso progetto di tornare sul lontanissimo pianeta. Verranno definiti i requisiti di progettazione e degli strumenti e verrà anche studiata la fattibilità e i costi del progetto.
I risultati della missione New Horizons
Nel 2015 la missione della sonda New Horizons della NASA ci ha consentito di poter visionare le prime foto ravvicinate di Plutone ma anche delle sue lune e degli oggetti della fascia di Kuiper. La sonda a forma triangolare, dal costo di 650 milioni di dollari, grazie all’antenna in grado di comunicare in banda X a una velocità che va a diminuire all’aumentare della distanza, è riuscita a trasmettere delle preziosissime immagini. Furono evidenziati dei rilievi alti oltre 3 chilometri con vaste pianure di ghiaccio di azoto.
Verrà inviato un singolo veicolo spaziale in orbita attorno Plutone
Nel giorno di capodanno di quest’anno, New Horizons ha sorvolato nuovamente l’area, analizzando a fondo anche uno dei tanti oggetti della Fascia di Kuiper, il Kuiper Belt, noto anche come Ultima Thule. La missione che si porrà il progetto SwRI sarà anche quella di inviare un singolo veicolo spaziale in orbita attorno a Plutone per due anni e visitare almeno un KBO e un altro pianeta nano KBO come ha avuto modo di sottolineare Carly Howett (a capo dello studio SwRI) in una dichiarazione rilasciata al sito Space.com.
Il progetto SwRI descritto da Alan Stern
“In uno studio finanziato dalla SwRI – ha precisato Alan Stern di SwRI – che ha preceduto questo nuovo studio finanziato dalla NASA, abbiamo sviluppato un tour orbitale del sistema Pluto, dimostrando che la missione era possibile con veicoli di lancio a capacità pianificata e sistemi di propulsione elettrica“. E’ stato dimostrato, ha spiegato Stern, che è possibile fare leva sulla gravità di Caronte (la più grande luna di Plutone) per scansare l’orbita di Plutone e tornare nella Cintura di Kuiper per esplorare diversi KBO e un altro pianeta nano per poter avere elementi utili da confrontare con Plutone.
Sponsorizzati dalla NASA altri nove studi
La NASA ha sponsorizzato anche altri nove studi di missione, per prepararsi al prossimo Planetary Science Decadal Survey. Il sondaggio viene eseguito ogni 10 anni dal Consiglio Nazionale delle Ricerche degli Stati Uniti per aiutare a stabilire le priorità di esplorazione robotica della NASA. I lavori per il prossimo sondaggio inizieranno nel 2020. New Horizons è in buona salute e ha abbastanza carburante per riuscire ad esplorare un nuovo KBO, qualora la NASA dovesse decidere di prolungare la missione.
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