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Sabato 5 Ottobre
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Nello spazio vagano miliardi di pianeti “canaglia”: ecco cosa sono e come scoprirli

I pianeti canaglia vengono chiamati così perchè non sono legati ad una stella o ad un sole e vagano nello spazio

Nello spazio vagano miliardi di pianeti “canaglia”: ecco cosa sono e come scoprirli
Immagine archivio - Foto Wikipedia

Grazie al telescopio Nancy Grace Roman saremo in condizione di poter studiare i pianeti canaglia

Secondo una nuova ricerca nella nostra galassia vagherebbero circa 100 miliardi di pianeti “canaglia” alla deriva, che non sono collegati ad una stella. Si tratta di pianeti che fluttuano liberamente e che viaggiano liberamente. Una nuova missione organizzata dalla Nasa è proprio finalizzata a scoprire quali e quanti sono questi pianeti. Il co-autore della ricerca, il professor Scott Gaudi, che lavora presso la Ohio State University, ha dichiarato che solo un’indagine di microlensing nello spazio ci potrà fornire le risposte giuste per capire davvero se davvero questi pianeti sono tantissimi.

Il telescopio Nancy Grace Roman

Il telescopio spaziale Nancy Grace Roman che verrà lanciato in orbita nei prossimi cinque anni, sarà in grado di scattare foto della Via Lattea e darci un quadro più fedele su ciò che davvero accade nella nostra galassia. Il telescopio è in grado di scovare pianeti distanti anche migliaia di anni luce dalla Terra. Uno strumento sicuramente superiore a tutti gli altri metodi di rilevamento dei pianeti mai adottati finora. Il nome di questo telescopio è quello di un’ex capo della NASA che ha ricoperto un ruolo fondamentale in passato nel campo dell’astronomia spaziale.

Dove verrà collocato questo telescopio

Sebbene l’esistenza di questi “pianeti canaglia” sia conosciuta da anni, non abbiamo mai avuto riscontri oggettivi per dimostrarne la reale esistenza e la natura. Le simulazioni del Prof Gaudi e della sua equipe di colleghi hanno evidenziato come il rivoluzionario telescopio sarà in grado di identificarne centinaia grazie anche al fatto di essere almeno 10 volte più sensibile rispetto ai telescopi di uso comune. Questo progetto si concentrerà in particolar modo sul centro della Via Lattea, dove si trova un buco nero supermassiccio che copre circa 24.000 anni luce.

Il nuovo telescopio potrebbe aprire una nuova frontiera

Solo il telescopio Nancy Grace Roman sarà in grado di potere fornirci un quadro completo e magari aprire una nuova frontiera nella conoscenza dello spazio. I pianeti canaglia potrebbero essere estremamente freddi, perché non hanno stelle, ma studiarli aiuterà gli scienziati a capire perchè e come si formano.

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Valerio Fioretti

Sono un fisico, meteo appassionato e meteorologo, scrivo da anni notizie sul web. Sono esperto di argomenti che riguardano sport, calcio, salute, attualità, alpinismo, montagna e terremoti.

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