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L'Asteroide Apophis potrebbe raggiungere il nostro pianeta nel mese di aprile del 2029: ecco cosa pensano gli scienziati

L'asteroide Apophis, nonostante non costituisca una reale minaccia imminente per il nostro pianeta fa già discutere molti scienziati ma non solo. In un'epoca contrassegnata da minacce globali come il coronavirus, il 2020 ci riserva anche l'appuntamento con l'asteroide 52768 (1998 OR2) che a fine aprile passerà vicino alla Terra ad una distanza che gli astronomi dichiarano solo parzialmente minacciosa. E' un corpo celeste grande come l’Everest, che il 29 aprile dovrebbe sfiorare il nostro pianeta senza causare danni particolari, secondo la NASA passerà ad una distanza di circa 7,4 milioni di chilometri dalla Terra.

Ecco quanto Apophis sfiorerà la Terra

Ma la vera minaccia dallo spazio è attesa fra nove anni, quando il 13 aprile 2029 l'asteroide Apophis dovrebbe sfiorare la Terra e che probabilmente rappresenta la minaccia più concreta per la razza umana. Ovviamente nel corso degli anni la NASA monitorerà la traiettoria dell'asteroide per capire davvero quali rischi correremo. Secondo gli astronomi nell’arco dei prossimi 100 anni, ci sarà una possibilità su 50 mila che il nostro pianeta possa essere colpito da un corpo celeste.

Il presagio biblico oggetto di discussione

Sebbene gli scienziati abbiano escluso del tutto ogni possibilità di impatto con la Terra da parte dell'asteroide Apophis, alcuni evangelisti cristiani sostengono che questo corpo celeste grande 370 metri sia un presagio biblico di sventura. Secondo lo scrittore cristiano Thomas Horn, un impatto catastrofico dallo spazio è stato predetto dal Libro dell'Apocalisse della Bibbia. Il libro dell'Apocalisse contiene gli ultimi capitoli della Bibbia e descrive la fine del mondo come immaginato da Giovanni Apostolo. In un articolo per Charisma News, Horn ha dichiarato di prevedere nel 2029 la fine del mondo che si dovrebbe materializzare sotto forma di un asteroide che dovrebbe essere appunto Apophis.

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La tesi del professor Meyer che smentisce l'interpretazione di Horn

Secondo il professor Tom Meyer, un professore universitario che ha memorizzato più di 20 libri della Bibbia, è improbabile che la Bibbia abbia avvertito sulla possibilità che un asteroide possa colpire la Terra nel libro Apocalisse 8. In un'intervista concessa al sito Express.co.uk, il professor Meyer, esperto di sacre scritture, ha sostenuto che il versetto della Bibbia che fa riferimento all'Apocalisse non avrebbe nulla a che vedere con un asteroide. Nel versetto si cita un'enorme montagna “che distrugge tutta la terra … e ti farà diventare una montagna bruciata'".

Secondo la tesi di Meyer la montagna “non ha nulla a che fare con un asteroide dal punto di vista letterale, ma con la distruzione di" Babilonia “in Apocalisse 18." Il professor Meyer, tuttavia, ha affermato che la Bibbia potrebbe alludere a una minaccia di asteroidi in un precedente versetto dell'Apocalisse. Apocalisse 8: 7 parla di un angelo che suona la sua tromba e una grandinata di sangue e fuoco che scende sulla Terra.

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