OneWeb, lanciati in orbita altri 34 satelliti: ecco a cosa serviranno

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SpaceX di Elon Musk non è la sola a lanciare satelliti internet in orbita, OneWeb infatti ne ha fatti decollare 34

L'operatore satellitare OneWeb ha deciso di spedire in orbita 34 satelliti per rafforzare ulteriormente la sua rete internet, che già era fiorente. Si aggiunge quindi un'altra azienda alla conquista dello spazio iniziata da Elon Musk con SpaceX. I satelliti lanciati da OneWeb, che per il decollo si sono appoggiati al razzo Soyuz, sono partiti dal Kazakhistan e si sono posizionati con successo nell'orbita bassa della Terra. Il viaggio è durato poco meno di quattro ore ed è stato gestito dalla società francese Arianespace, come riporta space.com. Ora i 34 satelliti, pesanti addirittura 147 chilogrammi l'uno, stanno viaggiando verso la loro orbita operativa, fissata ad un'altitudine di circa 1200 chilometri dalla superficie terrestre.

L'obiettivo di OneWeb

Si tratta del terzo lancio eseguito dall'azienda OneWeb, nel febbraio dello scorso anno erano stati lanciati altri sei satelliti, che ora punta a rafforzare la sua presenza in orbita. Sono già in programma altre missioni e l'obiettivo dell'azienda inglese è quello di costituire una rete satellitare di 650 apparecchi che saranno in grado di fornire una rete internet a tutto il mondo. In una dichiarazione rilasciata dai vertici di OneWeb è stato chiarito: “se tutto andrà secondo i piani il servizio inizierà molto presto e le prime demo per i nostri clienti saranno pronte entro la fine del 2020”. Il servizio per le aziende invece dovrebbe essere disponibile già dal 2021.

Il lancio dei satelliti

Il lancio dei 34 satelliti è stato dedicato all'astronauta Alexei Leonov morto nel 2019 a 85, che nel lontano 1965 aveva compiuto la prima camminata nello spazio. Le ambizioni di OneWeb però sono condivise anche da altre aziende, prima tra tutte SpaceX di Elon Musk. Quest'ultima però ha già spedito in orbita 360 satelliti per creare la sua rete Starlink a banda larga. Musk però ha fatto sapere che la sua rete potrebbe ospitare anche decine di migliaia di satelliti.

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