Ora legale 2019, ecco quando verrà abolita: tutto quello che c’è da sapere

Ora legale 2019, ecco quando sarà abolita e quando dovremo spostare le lancette dell’orologio per tornare all’Ora solare 2019

Nella notte tra il 26 e il 27 ottobre torna l’ora legale e dovremo riportare gli orologi un’ora indietro. Avremo la possibilità, almeno la domenica, di poter dormire un’ora in più. La mattina avremo più luce e questo favorirà le persone che vanno a lavorare presto e gli studenti che escono di casa presto per recarsi a scuola. Il fatto negativo è che avremo pomeriggi più corti e quindi potremo godere di un’ora in meno di luce.

I motivi del cambio orario

Un sacrificio che potrebbe mettere a rischio l’umore di chi già soffre di disturbi di stress e di ansia. Ma basteranno pochi giorni per abituarsi al nuovo orario e quindi bisognerà avere pazienza. Il passaggio da un orario all’altro, dall’ora legale all’ora solare venne escogitato per risparmiare energia.

Quando venne introdotta l’ora legale

Il cambio orario venne introdotto nel 1916 quando venne introdotta per la prima volta l’ora legale. Al giorno d’oggi, le ragioni che hanno giustificato il cambio orario sono venute meno. In estate, anche a causa del caldo torrido che costringe le persone a tenere accesi i condizionatori giorno e notte, i benefici del cambio orario si sarebbero ridotti. Ecco perchè si è deciso di dire addio al cambio orario.

Ecco quando cesserà l’entrata in vigore dell’ora legale

Nel 2018, è stata votata in Parlamento Europeo l’abolizione dell’ora legale anche se poi saranno i singoli stati dell’Unione a decidere a propria discrezione quale politica adottare in merito. Entro il 2021 dovrà essere ufficializzato l’addio al cambio orario optando per l’ora legale o per l’ora solare. I benefici del risparmio energetico sono legati sopratutto all’ora legale e per questo la maggiore parte degli italiani preferirebbe che rimanesse tutto l’anno.

I dati sul risparmio energetico forniti da Terna

Per quanto concerne il risparmio energetico la società Terna che gestisce la rete nazionale elettrica ha rivelato che dal 2016 da marzo a novembre dello stesso anno sono stati risparmiati dal nostro paese ben 573 milioni di kilowattora mentre nel 2015 il risparmio ammontava a 550 milioni. Un incremento di 23 milioni di euro.