Ora legale, tra poco più di un mese bisognerà mettere mano agli orologi
Manca ormai sempre meno al ritorno dell’ora legale: tra poco più di un mese, infatti, bisognerà spostare le lancette dell’orologio. Le lancette andranno spostate in avanti di 60 minuti, in modo da sfruttare di più la luce solare in vista di primavera ed estate, risparmiando così energia elettrica. L’ora legale 2022 entrerà in vigore nella notte tra sabato 26 e domenica 27 marzo: il cambio dell’orario avverrà alle 2.
I possibili disturbi per la salute
Il cambio dell’orario provoca, in numerosi soggetti, conseguenze a livello fisico. Niente di preoccupante, si tratta di disturbi passeggeri destinati ad andare via nel giro di pochi giorni. Non allarmatevi, quindi, se con l’arrivo dell’ora legale doveste trovarvi a fare i conti con emicrania, insonnia, alterazioni dell’appetito. Facendo buio più tardi, inoltre, le persone che tendono ad essere più attive nelle ore serali rispetto a quelle diurne avranno qualche difficoltà di adattamento.
Il cambio di orario è destinato a sparire in alcuni Paesi
L’ora legale è stata ufficialmente introdotta in Italia nel 1966, ma c’era igà stato un precedente durante la guerra mondiale, per consentire il risparmio energetico sfruttando al meglio la luce solare. Presto, però, questo avvicendamento tra ora legale e ora solare potrebbe non esiste più. L’Unione Europea ha di fatto abolito l’obbligo del cambio dell’ora, lasciando ai singoli Paesi la decisione se continuare con l’avvicendamento, se tenere fissa l’ora solare o quella legale. Si rischia, però, di creare un mosaico di fusi orari nello stesso continente.
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Cosa ha deciso l’Italia
L’Italia ha deciso di mantenere l’alternanza tra ora solare e ora legale: ogni sei mesi, quindi, saremo ancora costretti a mettere mano agli orologi. Il Governo italiano ha ufficialmente depositato la richiesta formale all’Unione Europea di mantenere la situazione inalterata. Alcuni Paesi nord europei hanno invece deciso di introdurre l’orario unico per tutto l’anno.
Classe '93, napoletano di nascita, interista di fede. Scrivo sul web da quando avevo 16 anni: prima per hobby, poi per lavoro. Curioso di natura, amo le sfide (soprattutto vincerle). Mi affascinano il mondo dell'informazione e quello della comunicazione.