Ora solare 2019, ecco quando cambiare l’orario
L’ora solare sta per tornare, ma quando avverrà esattamente il cambio di orario? Nella notte tra sabato 26 e domenica 27 ottobre, alle ore 3:00, si dovranno spostare le lancette indietro di un’ora (dalle 3 alle 2). Le conseguenze più immediate saranno le seguenti: farà buio prima la sera e si avrà più luce la mattina (nella prima fase del cambio). La prima conclusione riguardo l’ora solare 2019 è che nella prima notte in cui si cambierà orario dormiremo un’ora in più, il che è molto importante per chi si sveglia presto per lavorare o ha bisogno di recuperare energie. L’ora solare resterà in vigore fino a domenica 29 marzo 2020, quando dovrebbe subentrare l’ora legale. Ma sarà davvero così?
Europa divisa su ora solare e legale
La Commissione Europea, infatti, non molto tempo fa ha proposto l’abolizione del cambio dell’ora. A quel punto gli stati membri dell’UE potrebbero decidere liberamente se mantenere il cambio dell’ora o abrogarlo. L’Italia ha tempo fino ad aprile 2020 per effettuare la scelta: mantenere l’alternanza tra ora legale e ora solare (con due cambiamenti di orario l’anno) o adottarne solo una delle due.
La posizione dell’Europa sull’ora solare 2019
Come riporta Repubblica.it, c’è grande divisione tra i paesi europei riguardo la possibilità di abolire l’ora solare 2019: Portogallo, Cipro e Polonia sono ad esempio in favore del mantenimento dell’ora legale, mentre Finlandia, Germania e Danimarca preferiscono l’ora solare. Il prossimo anno sarà decisivo per scoprire chi manterrà l’ora legale e chi, invece, quella solare.
Altri effetti del cambio di orario sulla salute
Il meccanismo sonno-veglia è quello che viene intaccato quando si effettua il cambio di orario. Si tratta di una sorta di orologio biologico interno e regolato sull’alternanza tra giorno e notte. A incidere su questi effetti è la melatonina, che viene sintetizzata quando è buio e favorisce il sonno: con l’ora legale, quella che stiamo per abbandonare, il sole sorge più tardi, rendendo così più difficoltoso l’instaurarsi della modalità veglia. Meno sonno o sonno disturbato significano perdita della concentrazione e di conseguenza un calo della produttività sul lavoro, come confermano anche alcuni studi.
Giornalista pubblicista dal 2013, esperto e specializzato in calcio e altri sport ma anche spettacoli tv, attualità, cronaca e salute.