Parte la caccia ai mondi alieni: ecco l’incredibile missione

La missione Ariel avrà l'obiettivo di dare la caccia a possibili forme di vita presenti nell'Universo

Parte la caccia ai mondi alieni: ecco l’incredibile missione. Fonte foto: supereva.it
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L'uomo è solo nell'Universo?

Più volte l’uomo nel corso degli anni si è interrogato sulla concreta possibilità di essere l’unico abitante dell’Universo. Di fronte ad un quesito del genere, però, è sempre apparso piuttosto complicato escludere la presenza di altre forme di vita nello spazio. Per questo motivo, dunque, l’uomo si è posto l’obiettivo di indagarlo alla ricerca di pianeti che presentino le condizioni adatte all'esistenza di altre forme di vita.

L'obiettivo è quello di dare la caccia a forme di vita nell'Universo

Con l'obiettivo di dare la caccia a possibili forme di vita presenti nell'Universo si osserverà l'atmosfera di un migliaio di pianeti che si trovano all'esterno del Sistema Solare: questo è l'intento che si è posto la missione europea Ariel che andrà in scena nel 2028 e – secondo quanto si legge su “Ansa.it" – sarà guidata dall'italiana Giovanna Tinetti che dal 2007 lavora presso l'University College di Londra e si occupa di coordinare la missione dell'Agenzia Spaziale Europea (Esa).


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I risultati della ricerca potranno rappresentare una seconda rivoluzione copernicana

Intervistata da “Ansa.it" a margine di un ciclo di 15 lezioni tenute sulla fisica degli esopianeti della cattedra “Enrico Fermi", organizzato dalla Sapienza di Roma, la Tinetti ha sottolineato come i risultati di una simile ricerca possano rappresentare una seconda rivoluzione copernicana, aggiungendo come ci si attendano grandi sorprese da Ariel sia dal punto di vista chimico che fisico. Sorprese che potrebbero anche arrivare a smentire le nostre attuali conoscenze teoriche.

Interesse particolare per le superTerre

Dunque, la missione Ariel avrà il compito di andare alla ricerca di mondi esterni al Sistema Solare, un campo assolutamente entusiasmante secondo la Tinetti, anche perché c'è ancora molto da scoprire. La studiosa italiana, poi – sempre ai microfoni di “Ansa.it" – ha evidenziato come l'interesse della missione sia rivolto in particolar modo alle superTerre, in quanto si tratta di pianeti con massa intermedia tra la Terra e Nettuno che si trovano spesso ad orbitare vicino a stelle più piccole e fredde, ma al tempo stesso più longeve e brillanti del Sole.

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Mondi come le superTerre potrebbero ospitare la vita

Ai microfoni di “Ansa.it“, poi, la Tinetti ha sottolineato come mondi quali le superTerre non siano presenti nel Sistema Solare e conservino una grande differenza: alcuni di essi, infatti, potrebbero avere le caratteristiche giuste per ospitare la vita. La sfida astrofisica dei prossimi anni, dunque – stando alle parole della Tinetti – è quella di comprendere le cause che sono alla base della loro estrema variabilità. È come se si trattasse di una seconda rivoluzione copernicana nella quale il Sistema Solare non rappresenta più il paradigma di come dovrebbe presentarsi un sistema planetario.

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Nunzio Corrasco

Laureato in Scienze Politiche e giornalista pubblicista, fin dai primi anni di liceo ho sempre coltivato la passione per la scrittura. Mi sono sempre occupato di scrivere notizie relative a tutto ciò che riguarda l'attualità. Esperto nel settore relativo alla salute e in quello scientifico-tecnologico, appassionato di cronaca meteo, geofisica e terremoti.