Phobos, la Luna di Marte, intercettata dai telescopi: ecco le sensazionali foto NASA

I telescopi NASA hanno immortalato Phobos, il satellite più grande di Marte, in tutto il suo splendore: ecco le immagini a infrarossi

Foto Pixabay
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Phobos, la Luna di Marte, intercettata dai telescopi: ecco le sensazionali foto

Proseguono le esplorazioni al telescopio di Marte, il “pianeta rosso" che affascina tantissimo gli scienziati e tutti gli appassionati di astronomia. Anche lui, proprio come la Terra e tutti gli altri pianeti del nostro Sistema Solare, ha delle Lune che gli orbitano attorno. Nello specifico i satelliti di Marte sono due: uno di questi è Phobos, più “imponente" rispetto all'altro chiamato Deimos e che appare grande quanto un terzo della Luna vista dalla Terra. Dai telescopi però Phobos appare ovviamente in versione più dettagliata e la telecamera a infrarossi sull'orbita dell'Odissea della NASA ha scattato delle foto che lo ritraggono in tutto il suo affascinante aspetto. Qui sotto trovate gli ultimi scatti del telescopio paragonati con quegli anni passati con gli indicatori sulle sue temperature. ECCO IL ROVER VIPER CHE CERCHERÁ ACQUA SULLA LUNA


I dettagli su Phobos

Phobos è stato scoperto il 18 agosto 1877 dall'astronomo statunitense Asaph Hall e prende il nome dal personaggio della mitologia greca Fobos, uno dei figli di Ares ed Afrodite. Orbita a meno di 6000 chilometri dalla superficie di Marte in 7 ore e 39 minuti. È il satellite naturale noto più vicino al proprio pianeta e completa tre orbite nel tempo che Marte impiega per ruotare su se stesso; se osservato da Marte, Phobos sorge ad ovest e tramonta ad est. Il suo diametro è di circa 22 km. La sua origine e la sua composizione rimangono incerti, potrebbe essere un asteroide catturato oppure essersi formato contemporaneamente a Marte o poco dopo a causa di un impatto. È poco riflettente, ha una forma parecchio irregolare ed assomiglia ad un asteroide carbonioso.

NASA, la missione sulla Stazione Spaziale Internazionale può finire in anticipo: la Crew Dragon rientra a luglio?

Intanto la missione della navicella Crew Dragon sulla Stazione Spaziale Internazionale può concludersi prima del previsto: come riportato da RaiNews24, il team partito lo scorso 31 maggio dalla base americana di Cape Canaveral (Florida) in direzione della ISS potrebbe rientrare sulla Terra a fine luglio e non ad agosto-settembre come inizialmente programmato. Il motivo? L'avanzamento dei test sulla capsula della SpaceX e le condizioni meteo avverse nel luogo previsto per l'ammaraggio. Dalla NASA infatti fanno sapere che la navicella Crew Dragon sta soddisfacendo parecchio i tecnici, al punto da pensare di anticipare il rientro alla base degli astronauti Doug Hurley e Robert Behnken, spediti sulla Stazione per degli interventi speciali.


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I dettagli sulla spedizione e sul rientro sulla Terra

Robert Behnken, spiega la NASA, dovrà effettuare “due passeggiate spaziali“: egli uscirà dalla ISS con il comandante Chris Cassidy per sostituire le batterie sul traliccio della stazione spaziale, Doug Hurley invece si occuperà di interventi al braccio robotico. Il tutto entro fine luglio, dopodiché i due potranno tornare a casa. Crew Dragon atterrerà con un tuffo nell'oceano, al largo della costa orientale della Florida, con un sito di riserva nel golfo del Messico quando i venti generalmente sono leggeri sui siti di ammaraggio. A luglio dunque ci sono più probabilità che l'ammaraggio avvenga senza particolari problemi rispetto ad agosto e soprattutto settembre. Il tutto non è ancora ufficiale ma al momento probabile.

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Nunzio Corrasco

Laureato in Scienze Politiche e giornalista pubblicista, fin dai primi anni di liceo ho sempre coltivato la passione per la scrittura. Mi sono sempre occupato di scrivere notizie relative a tutto ciò che riguarda l'attualità. Esperto nel settore relativo alla salute e in quello scientifico-tecnologico, appassionato di cronaca meteo, geofisica e terremoti.