Più di mille civiltà extraterrestri potrebbero osservare il nostro pianeta dalla loro posizione
La ricerca di nuovi pianeti esterni al Sistema Solare, e visibili dalla Terra, continua ad appassionare ormai da anni gli scienziati di tutto il mondo. Un nuovo studio, realizzato dalla Cornell University, prova però a ribaltare la prospettiva: quanti sono i pianeti che potrebbero garantire ad un’ipotetica civiltà aliena l’osservazione della Terra? Ora abbiamo una risposta esatta in tal senso. O quasi. Leggi anche Individuati 24 pianeti che potrebbero essere in condizione di ospitare la vita
1.004 le stelle simili al Sole individuate
Sono più di mille, per la precisione 1.004, le stelle della sequenza principale, simili al Sole, con pianeti orbitanti con caratteristiche simili alla Terra che probabilmente hanno l’opportunità di rilevare tracce chimiche di vita sul nostro pianeta. Non sappiamo, ovviamente, con certezza se su qualcuno di quei pianeti sia presente la vita, ma se c’è qualcuno di certo può osservarci. Leggi anche Una miriade di esopianeti nella nostra galassia potrebbero essere fatti di diamanti e rocce
Le 1.004 stelle si trovano entro una distanza di 326 anni luce
I dati sono stati catturati, come si legge si Scienzenotizie.it, dal catalogo stellare Transiting Exoplanet Survey Satellite (TESS) della NASA e dalla mappa stellare di Gaia. Le stelle in questione si trovano tutte entro una distanza di 326 anni luce dalla Terra. Come affermato dall’astronoma Lisa KAltenegger della Curnell University, “se questi osservatori extraterresti fossero là fuori a cercare forme di vita, potrebbero osservare i segni di una biosfera nell’atmosfera nell’atmosfera del nostro pianeta blu”. Leggi anche Nello spazio vagano miliardi di pianeti “canaglia”: ecco cosa sono e come scoprirli
Le caratteristiche delle stelle individuate
Si dà per scontato, comunque, che gli eventuali astronomi extraterrestri presenti su questi pianeti utilizzino le nostre stesse tecniche che utilizziamo noi per catalogare un oggetto distante, ovvero la tecnica del transito: nel caso della Terra è il passaggio del pianeta davanti al sole. 508 delle 1.004 stelle identificate con potenziali zone abitabili offrono ai loro pianeti circostanti una finestra di osservazione della Terra di almeno 10 ore in ogni orbita. Il 77% delle stelle individuate è di categoria M o nana rossa.
Le potenzialità di Tess
TESS, il telescopio spaziale lanciato nel 2018, ha dimostrato così ancora una volta la sua potenzialità per l’individuazione degli esopianeti, ovvero dei pianeti esterni al sistema solare. Ulteriori informazioni giungeranno presto da James Webb, telescopio spaziale della NASA che analizzerà il cosmo tramite lo spettro infrarosso: in questo modo sapremo qualcosa in più sulla composizione degli esopianeti e sulla storia dell’universo primordiale.
Classe '93, napoletano di nascita, interista di fede. Scrivo sul web da quando avevo 16 anni: prima per hobby, poi per lavoro. Curioso di natura, amo le sfide (soprattutto vincerle). Mi affascinano il mondo dell'informazione e quello della comunicazione.