Effettuato con successo un test iniziato il 25 giugno: ecco di cosa si tratta
La Planetary Society ha annunciato il 31 luglio che un piccolo satellite lanciato un mese fa ha dimostrato di poter cambiare la sua orbita con una vela solare. Secondo quanto è stato riferito, LightSail 2 avrebbe sollevato l’apogeo della sua orbita di 1,7 chilometri in quattro giorni dopo che il cubesat a tre unità ha dispiegato una vela Mylar di 32 metri quadrati.
Le parole pronunciate dall’ad di Planetary Society
Il tutto sarebbe stato possibile, stando a quanto riporta il sito Spacenews, grazie alla spinta creata dalla pressione solare sulla vela. “Oggi è il giorno in cui dichiariamo il successo della missione” sono state le prime parole pronunciate da Bill Nye, ad di The Planetary Society, conversando con la stampa. “Stiamo andando a un’altitudine orbitale più alta senza carburante per missili, solo mediante la spinta della luce solare.”
Ecco quando è iniziata la missione
LightSail 2 è stato lanciata il 25 giugno dal Kennedy Space Center. Adesso, dopo il successo della prima parte della missione, si prevede di continuare a sollevare l’astronave per circa un mese, usando la vela per sollevare l’apogeo della sua orbita. E’ certo che il perigeo del veicolo spaziale diminuirà a causa degli effetti della resistenza atmosferica sul veicolo spaziale.
Le parole del Project Manager di Planetary Society
Secondo il Project Manager, David Spencer, la vela avrebbe sollevato l’apogeo del veicolo spaziale di circa mezzo chilometro al giorno. Finora gli aumenti dell’orbita sono andati dai duecento ai 900 metri al giorno. “Non sappiamo davvero – ha proseguito Spencer – a che punto la resistenza atmosferica supererà la nostra capacità di continuare a sollevare l’orbita, ma lo faremo il più a lungo possibile” come riporta il sito Spacenews.
Si proveranno a fare nuovi test
Verranno effettuati ulteriori test aggiuntivi dopo la conclusione del a fase di innalzamento dell’orbita della missione. Si proverà a cambiare l’orientamento della vela per misurare le differenze di resistenza. Poi si effettuerà un tentativo di “rientro mirato”, usando la vela per controllare esattamente dove rientra l’astronave. Una prova mai effettuata in precedenza. Il costo globale dell’operazione ammonta a $ 7 milioni, che The Planetary Society ha raccolto mediante generose donazioni.
Laurea triennale in Scienze Forestali ed Ambientali e Laurea magistrale in Scienze Agrarie e del Territorio. La mia più grande passione resta da sempre la meteorologia, approfondita attraverso la tesi di laurea sperimentale e un master di "Meteorologia Nautica". I fenomeni naturali, la loro bellezza e potenza sono tra le cose che più mi affascinano al mondo.