Polvere lunare, la grande incognita per la salute degli astronauti che dovranno mettere piede sul suolo lunare nelle future missioni
La polvere lunare sarà una delle grandi incognite per coloro che metteranno piede, in futuro, sul suolo lunare. Più tempo trascorreranno sulla Luna e maggiore sarà il rischio di essere coperti e di inalare polvere lunare. Gli stessi esperti ammettono che, più dei problemi legati agli aspetti fisiologici o meccanici, la polvere rappresenta il vero ostacolo alla permanenza e alla frequentazione di quei luoghi soprattutto per la natura abrasiva.
La natura abrasiva della polvere
Come si legge sul sito Space.com i membri dell’equipaggio dell’Apollo non potevano evitare di rintracciare il materiale lunare all’interno dei loro lander lunari. Non appena tolto il casco e i guanti, i primi esploratori della luna entrarono a contatto con la natura abrasiva della polvere, oltre a annusare e persino assaporarne odori e sapori.
L’esperienza di Aldrin
Aldrin ricorda che la polvere lunare che sporcava le tute e le attrezzature durante la missione Apollo 11, puzzava “di carbone bruciato o simile alle ceneri che si trovano in un camino, soprattutto se ci si versa un po ‘d’acqua“. L’odore è stato descritto come quello tipico della polvere da sparo esaurita dall’aroma metallico “o” acre “.
Comprendere la natura della polvere lunare può salvare la vita agli astronauti
Harrison Schmitt dell’Apollo 17 incappò in una forma di febbre da fieno extraterrestre causata dalla polvere lunare che fece rigonfiare delle placche di cartilagine nelle pareti delle sue camere nasali. Il suolo lunare sarà la prossima meta da colonizzare soprattutto perchè offrirà la possibilità di estrarre l’acqua dalla sua superficie lunare e estrarre preziosi metalli che sulla Terra ormai sono sempre più rari.
Tra i pericoli che gli astronauti non dovranno sottovalutare c’è l’esposizione alla polvere lunare. Questa è anche la tesi sostenuta da John Cain, un esperto britannico che studia i pericoli dell’esposizione alla polvere lunare. Fu lui il primo scienziato che parlò di ‘”igiene astronautica”, una branca della medicina che studia l’esposizione degli astronauti ai pericoli in un ambiente a bassa gravità. Secondo Cain, comprendere a fondo la natura della polvere lunare è fondamentale per identificare il grado di pericolosità per la salute degli astronauti che in futuro metteranno piede su quel suolo.
Cosa contiene la polvere lunare
Cain ha osservato che la regolite lunare contiene diversi tipi di polvere reattiva, tra cui biossido di silicio (50%), ossido di ferro e ossido di calcio (45%) e altri ossidi (5%), sostanze altamente tossiche che possono rappresentare un problema molto serio per la salute degli astronauti. I rischi sono anche legati alle dimensioni delle particelle che, se di misura troppo ridotta, possono penetrare più agevolmente all’interno dei polmoni.
Cain, insieme ad una equipe di scienziati, sta studiando gli effetti sulla salute dell’esposizione alle nanoparticelle in un ambiente a bassa gravità per sviluppare le misure adeguate per controllare l’esposizione alla polvere lunare.
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