Il Sole, prima di morire, diventerà molto più grande e luminoso, frantumando gli asteroidi in polvere
La morte di una stella è un fenomeno così intenso che, come si legge su Sciencealert.com, può ridurre gli asteroidi in polvere. È quanto, come indica un nuovo studio, accadrà alla maggior parte delle stelle attualmente esistenti, incluso il Sole.
La morte del Sole tra qualche miliardo di anni
Il Sole, infatti, prima o poi si spegnerà, ma per ora possiamo stare tranquilli: accadrà tra 5-6 miliardi di anni. La morte della “nostra” stella, però, ridurrà in polvere la sua cintura di asteroidi solo grazie alla sua luce. È quanto si legge nello studio pubblicato su Monthly Notices of the Royal Astronomical Society.
Come saranno distrutti gli asteroidi?
Le radiazioni elettromagnetiche delle stelle giganti che si trovano in una delle fasi finali della loro vita (fase che dura comunque alcuni milioni di anni), prima del collasso finale le fanno diventare nane bianche in grado di distruggere gli asteroidi, facendoli girare ad una velocità così alta che comincerebbero a frantumarsi in pezzi sempre più piccoli, grazie alla loro luce.
Le ultime fasi del Sole
L’effetto è già noto ed è denominato effetto YORP: i pezzi risultanti dagli asteroidi diventeranno così piccoli che a un certo punto le radiazioni non avranno più effetti su di loro. In particolare, tra 4-5 miliardi di anni il Sole potrebbe “gonfiarsi”, diventando più grande e molto più luminoso, da 1.000 a 10.000 volte più luminoso di quanto lo è attualmente. Entro un milione di anni si disintegrerebbero tutti gli asteroidi più piccoli.
Saranno frantumati solo i corpi più piccoli
Nell’ultima fase la stella, diventata molto più grande, comincia a perdere i suoi strati esterni, come si legge su Notiziescientifiche.it, e a diventare sempre più densa, fino a formare un nucleo molto denso, più piccolo della Terra, chiamato nana bianca. Ad essere frantumati saranno solo i corpi piccoli, proprio come gli asteroidi, presenti entro qualche centinaio di unità astronomiche di istanza dal Sole. Gli oggetti più grandi, come Plutone, probabilmente non saranno toccati dalla radiazione.
Classe '93, napoletano di nascita, interista di fede. Scrivo sul web da quando avevo 16 anni: prima per hobby, poi per lavoro. Curioso di natura, amo le sfide (soprattutto vincerle). Mi affascinano il mondo dell'informazione e quello della comunicazione.