Il rover cinese è approdato sul suolo di Marte nella giornata di venerdì 14 maggio
La Cina ha appena completato con successo la propria missione su Marte, facendo atterrare con successo il suo primo rover sul pianeta rosso, nel solco di quanto avvenuto qualche mese fa con il Rover Perseverance della Nasa. Si tratta della missione Tianwen-1, la prima impresa interplanetaria della Cina con l’atterraggio avvenuto nella giornata di venerdì 14 maggio alle 19:11. Dopo aver girato intorno al pianeta rosso per più di tre mesi, il lander Tianwen-1, con il rover attaccato, si è separato dall’orbiter per puntare dritto verso la superficie del pianeta. Da leggere anche Il rover Perseverance a caccia di forme di vita in un lago
Dopo i “Sette Minuti di terrore” la navicella è atterrata su Utopia Planitia
Dopo essere entrati nell’atmosfera di Marte, il veicolo spaziale ha attraversato quella fase denominata dei “sette minuti di terrore” che i rover della NASA su Marte hanno già avuto modo di sperimentare durante i tentativi di atterraggio sul pianeta rosso. La navicella, in fase di atterraggio, è stata protetta adeguatamente dallo scudo termico per poi paracadutarsi in sicurezza nella regione di Utopia Planitia, una pianura all’interno di un enorme bacino posta nell’emisfero settentrionale del pianeta. Al fine i rallentare la discesa prima dell’ammartaggio, la piattaforma ha fatto ricorso all’accensione di alcuni piccoli motori a razzo rivolti verso il basso, come già aveva fatto Perseverance.
Verranno cercate tracce di acqua
La China National Space Administration (CNSA) non ha ancora confermato ufficialmente il successo dell’atterraggio, anche se sui social media ne ha già parlato diffusamente la China Global Television Network (CGTN) con toni trionfalistici. Il rover cinese su Marte, chiamato Zhurong si staccherà dal lander e trascorrerà almeno 90 giorni su Marte vagando sulla sua superificie per studiare la composizione del pianeta e cercare segni di acqua ghiacciata. CONTINUA A LEGGERE
Su Utopia Planitia atterrò anche Viking2 nel 1976
Secondo gli esperti cinesi che hanno ideato questa missione, l’Utopia Planitia potrebbe contenere quantità di acqua ghiacciata sotto la superficie. È anche il luogo in cui la missione Viking 2 della NASA atterrò nel 1976. A bordo il rover ha ben sei strumenti scientifici, tra cui due telecamere panoramiche, un radar penetrante nel terreno e un rilevatore di campo magnetico. In dotazione ha anche un laser che potrebbe frammentare le rocce e studiarne la composizione.
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