Prove tecniche di Armageddon? Si lavora per simulare lo scontro con un asteroide
Si lavora per testare dei sistemi che possano rivelarsi validi per cambiare la rotta di un asteroide diretto verso la Terra
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Prove tecniche di Armageddon
In passato diversi film hanno riprodotto la possibilità che un asteroide potesse colpire la Terra, con un gruppo di “eroi" che lo aveva impedito, riuscendo a modificare la sua traiettoria prima che si verificasse l'impatto. In tal senso, il film più famoso è senza ombra di dubbio “Armageddon". In realtà, però, la collisione tra un asteroide e la Terra non rappresenta solo la trama di un film di fantascienza, bensì un rischio concreto.
Asteroide che si scontra con la Terra? Esiste la possibilità
Secondo quanto riportato da “Agi.it“, il rischio che un asteroide possa arrivare ad avere una collisione con la terra esiste. A dimostrazione di tutto ciò ci sono le numerose comunicazioni che arrivano dall'agenzia spaziale che periodicamente va ad analizzare la traiettoria dei suddetti corpi celesti. Per questo motivo, dunque, diventa assolutamente vitale testare dei sistemi che possano rivelarsi validi per cambiare la rotta di un asteroide nel caso in cui dovesse minacciare la Terra.
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L'impatto di un asteroide con un satellite sarà monitorato
Per provare a testare delle soluzioni efficaci che possano modificare la traiettoria dell'asteroide, dunque, per la prima volta nella storia – secondo quanto riportato da “Agi.it" – l'impatto di un satellite con un asteroide sarà monitorato da una piattaforma satellitare italiana che è stata progettata da Argotec. Il progetto si chiama LiciaCube ed è coordinato dall'Agenzia Spaziale italiana per lo sviluppo di uno SmallSat realizzato nei laboratori di Argotec.
Nel 2021 inizierà la missione Dart
Il progetto LiciaCube – secondo quanto si legge su “Agi.it" – è stato selezionato dalla NASA per prendere parte alla missione Dart, il cui lancio è previsto per il 2021, con un obiettivo ben preciso: vale a dire quello di verificare la possibilità di modificare l'orbita dell'asteroide doppio Dudymos tramite l'impatto che si realizzerà tra la sonda americana ed il più piccolo dei due ad una velocità di circa 21.000 chilometri orari, ad una distanza di oltre 10 milioni di chilometri dalla Terra.
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Italia protagonista di una nuova modalità di difesa planetaria
Dunque, secondo quanto si legge su “Agi.it“, l'Italia sarà protagonista di una missione che rappresenta il primo passo concreto verso una nuova modalità di difesa planetaria. Nel caso in cui un giorno un asteroide dovesse incrociare il suo percorso con la Terra, dunque, l'uomo vuole farsi trovare pronto, avendo gli strumenti per modificarne la traiettoria, con la possibilità di replicare un nuovo “Armageddon", questa volta però non solo sugli schermi di un cinema, ma nello spazio.
Laureato in Scienze Politiche e giornalista pubblicista, fin dai primi anni di liceo ho sempre coltivato la passione per la scrittura. Mi sono sempre occupato di scrivere notizie relative a tutto ciò che riguarda l'attualità. Esperto nel settore relativo alla salute e in quello scientifico-tecnologico, appassionato di cronaca meteo, geofisica e terremoti.
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